CASTELLO DI RIVOLI - Disobbedienti di tutto il mondo, uniti
Ultimi giorni al Castello di Rivoli (cintura torinese) per l'interessante e ricchissima mostra "
Disobedience Archive (The Republic)" a cura di Marco Scotini, allestita nella straordinaria location dedicata all'arte contemporanea fino all'1 settembre.
Dopo essere stata ospitata ad
Eindhoven, Nottingham, Londra, Boston e Umeå, la mostra esordisce in Italia a Rivoli con un nuovo format e un nuovo allestimento "parlamentare", un’esposizione itinerante di video, materiali grafici ed ephemera.
La mostra-archivio vuole indagare le relazioni esistenti tra pratiche artistiche contemporanee, cinema, media tattici e attivismo politico. Si parte dai video realizzati dalla rivolta italiana del 1977 (su tutti, spicca il cinema di
Alberto Grifi) per arrivare alla cosiddetta "primavera araba" passando per il popolo di Seattle, le politiche di genere e altro ancora.
In catalogo nome importanti dell'arte contemporeanea, come
Harun Farocki e Hito Steyerl, insieme a collettivi in cui le individualità vengono in secondo piano: decine di ore di materiali che sarebbe bello poter visionare con attenzione e calma, per dare a ogni video la giusta attenzione invece (come inevitabilmente accade) doversi ridurre a qualche minuto estrapolato qua e là.
"Disobedience Archive (The Republic)" è per sua natura un
work in progress, un lavoro di grande respiro e di grande interesse, un po' penalizzato da un allestimento non privo di pecche (filmati troppo lunghi inseriti su un unico schermo, disomogeneità tra le indicazioni della guida, le didascalie e ciò che veniva proiettato) ma che lascia nello spettatore la sensazione di un mondo che non subisce in silenzio e che, ad ogni latitudine e in ogni tempo, reagisce e colpisce con l'efficace arma del video. Disobbedienti di tutto il mondo, uniti.
27/08/2013, 09:05
Carlo Griseri