Libro/film - VIA CASTELLANA BANDIERA a/r
Porta al cinema il suo romanzo
Emma Dante, che con "
Via Castellana Bandiera" ha fatto il suo esordio dietro la macchina da presa e ha avuto anche l'onore del "battesimo" al concorso internazionale della Mostra del Cinema di Venezia.
Quando è lo stesso autore del libro d'origine a realizzarne la versione cinematografica, ogni discorso su tradimenti della pagina scritta e su ribaltamenti di prospettive decadono, ma diventa ancor più interessante analizzare le differenze tra le due opere. La scelta più netta della regista è stata quella di eliminare tutte le parti "sessuali" del libro, da quella tra la coppia interpretata sullo schermo dalla stessa Dante e da Alba Rohrwacher alle scorribande notturne di uno dei membri della famiglia Calafiore.
Il libro è molto agile e veloce da leggere, e in alcune pagine sembra di leggere una vera e propria sceneggiatura (è stato scritto nel 2008). Perfetta la scelta degli attori per i diversi ruoli, tutti (a parte forse la sola Dante...) molto simili all'immagine che ci si può fare di loro leggendo il romanzo.
Lo spunto di partenza (due macchine si trovano di fronte in una via strettissima di Palermo, e le guidatrici - ognuna per i propri motivi - non vogliono saperne di fare marcia indietro per cedere il passo) non permette una lunga narrazione e il film, pur durando solo 90 minuti, è penalizzato da una lieve stanchezza che subentra nella visione a due terzi circa.
Più lunga che su carta la fase di preparazione del "duello" tra le auto, con alcune scene aggiunte (Samira al cimitero, Rosa e Clara per le strade della città siciliana) per meglio presentare i personaggi, ma il vero "asso" calato da "Via Castellana Bandiera" versione cinematografica è il finale, epico e sognante, sospeso nel tempo (e in un certo senso anche nello spazio), che regala alla storia una conclusione decisamente più convincente.
05/09/2013, 14:38
Carlo Griseri