Fondazione Fare Cinema
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Il restauro di "La mia droga si chiama
Julie" allo Spazio Oberdan di Milano


Il restauro di
Presso la Sala Alda Merini - Spazio Oberdan della Provincia di Milano, dal 20 settembre al 6 ottobre, Fondazione Cineteca Italiana prosegue il percorso di riscoperta di grandi classici della storia del cinema proiettati in edizioni restaurate, riproponendo uno dei tanti capolavori di Franois Truffaut, "La mia droga si chiama Julie".

Il film, tratto da un romanzo del grande scrittore americano William Irish, una delle pi belle variazioni sul tema dellamour fou tanto caro a Truffaut, al centro di molti dei suoi film e che qui trova la sua dimensione pi assoluta. In "La mia droga si chiama Julie" lamore si impone come veicolo di conoscenza, come principio di realizzazione dellindividuo in una dimensione autenticamente umana, al di l e contro i condizionamenti e i pregiudizi, le abitudini che soffocano lesistenza riducendola a umiliante e pallido riflesso di ci che dovrebbe essere e spesso non . La rivolta, il salto nel buio, la vertigine senza fine di questo film sono lespressione radicale del rifiuto di un ordine che di umano ha ben poco, scansione tragica di una traiettoria verso lignoto che invocazione del diverso, desiderio dellimpossibile, fuga verso la libert. Louis e Julie, due formidabili, bellissimi Jean-Paul Belmondo e Catherine Deneuve, ci mostrano come a volte perdersi sia la condizione indispensabile per ritrovarsi.

11/09/2013, 16:06