LO SCONOSCIUTO DEL LAGO - Un film di Alain Guiraudie
Esce in Italia a partire da oggi, giovedì 26 settembre,
“Lo sconosciuto del lago” il film di Alain Guiraudie presentato a Cannes nella sezione “Un certain regard” dove ha vinto il premio per la regia e la “Queer Palm”. Coraggiosamente la Teodora Film di Cesare Petrillo lo distribuisce in Italia in versione integrale, a Milano è in programmazione al Cinema Mexico.
Prodotto da Sylvie Pialat, è un piccolo capolavoro minimalista, un noir girato in modo essenziale sulle rive di un lago a un centinaio di chilometri a nord di Marsiglia, sei settimane di lavorazione e un budget di 850'000 euro, una parte finanziata da Arté e da Olivier Pére.
Tutto si svolge intorno al lago frequentato da alcuni uomini che in spiaggia prendono il sole nudi, nuotano e nel boschetto retrostante rimorchiano e consumano sesso in un’atmosfera inizialmente spensierata.
Ogni giorno arrivano con vecchie auto scassate, le parcheggiano nello stesso posto (il regista ha usato più volte sempre la stessa sequenza per connotare una nuova giornata), e nello stesso posto stendono i loro asciugamani.
Si salutano, di loro non sappiamo altro che il nome di battesimo, anche il loro abbigliamento è ridotto all’essenziale (Guiraudie ha acquistato gli abiti di scena in un mercatino dell’usato), non portano orologi né usano cellulari o altri apparecchi tecnologici. Un modo anche di connotare la solitudine dei personaggi, insieme sulla spiaggia ma soli e senza identità. Lo sconosciuto del titolo si adatta a ciascuno di loro.
Un po’ in disparte siede Henry, un uomo robusto in vacanza che mai si spoglia né entra in acqua. Uno dei frequentatori della spiaggia è Franck, un giovane gentile e romantico che ogni giorno si ferma a chiacchierare con Henri, un uomo robusto apena lasciato dalla compagna che siede un po’ in disparte e mai si spoglia né entra in acqua.
Franck è attratto dall’affascinante Michel, incredibilmente somigliante ad Alain Delon in “Le cercle rouge”. Non è solo attrazione fisica, con l’amato vorrebbe dormire, mangiare e condividere il tempo libero. Nemmeno vedere da lontano Michel che affoga il suo giovane compagno nel lago lo fa desistere dall’iniziare una relazione con lui. Di colpo cambiano i colori del lago e il ritmo del film che si trasforma in un noir pieno di suspense, con scene mozzafiato in cui i due nuotano in silenzio, gli occhi di Franck pieni di terrore. Una relazione sempre sul filo del rasoio, “Michel ucciderà anche Franck?” si chiede lo spettatore fino alla fine.
Il lago riveste un ruolo fondamentale, con i colori delle sue acque che mutano a seconda delle ore del giorno e del colore del cielo, il suo sciabordio insieme allo stormire delle fronde degli alberi costituisce l’unica colonna sonora del film. Guiraudie non ha pensato a un pubblico specifico mentre girava, il film è per adulti, ma le scene di sesso esplicito sono più di taglio documentaristico, non pornografico. La tensione è altissima, soprattutto nella parte finale che si svolge tra l’intricata vegetazione del boschetto.
Un bel film che merita decisamente di essere visto.
26/09/2013, 08:23
Ambretta Sampietro