GRUPPO 63 - Una serata a Torino per omaggiare i 50 anni
Il Museo Nazionale del Cinema ha ospitato ieri, mercoledì 9 ottobre, in occasione del
cinquantenario del Gruppo 63, una serata dedicata al
cinema sperimentale italiano realizzato da artisti e filmmaker attivi in quel periodo e vicini all’esperienza del movimento, nato a Palermo nell’ottobre del 1963.
Il programma è introdotto da Nanni Balestrini, Paolo Bertetto e Ugo Nespolo. "
Il cinema sperimentale italiano - ha esordito Nespolo, presente (anche) in qualità di presidente del Museo del Cinema -
è stato un fenomeno di nicchia ma sempre puro, senza secondi fini. Abbiamo appreso l'insegnamento degli americani, che era quello di usare la cinepresa come un pennello, e abbiamo cercato sempre il 'nuovo'. Il Gruppo 63 veniva anche chiamato i novissimi, non a caso".
Nanni Balestrini ha ricordato la volontà di "
usare la data del cinquantenario per dare un'idea di ciò che questo gruppo riuscì a fare, dando un contributo unico all'arte italiana".
La selezione dei film è stata curata da Paolo Bertetto. "
L'ultima grande stagione dell'avanguardia italiana è stata quella degli anni '60, unica nel '900 insieme a quella futurista di inizio secolo", ha detto il critico. "Quella forza di sperimentare, quella forza di innovazione è andata perduta, speriamo non per sempre: il Gruppo 63 ha dialogato con il sistema delle arti visive, che era quello più avanti. Il 68 ha poi disgregato questa realtà".
Per l’occasione sono stati proiettati i film "
La verifica incerta" (1964-65) di Gianfranco Baruchello e Alberto Grifi, "
La galante avventura del cavaliere dal lieto volto" (1967, 10’), "Neonmerzare" (1967, 3’), "Boettinbianchenero" (1968, 6’), "Buongiorno Michelangelo" (1969, 12’) – tutti di Ugo Nespolo -, "Perforce" (1968, 15’) di Baruchello, "Hermitage" (1967, 26’) di Carmelo Bene e "Living and Glorious" (1965, 21’) di Alfredo Leonardi.
10/10/2013, 12:35
Carlo Griseri