Note di produzione di "Fuoco Amico - La Storia di Davide Cervia"
Con Francesco ci conosciamo dai tempi delle lezioni di cinema all’Università. Dunque, già con “Gli invisibili”, senza saperlo stavamo collaborando. Nel tempo abbiamo sempre mantenuto la curiosità e alimentato il desiderio di realizzare un film insieme.
Seguendo il suo percorso, mi sono resa conto che Francesco ha nella sue mani più attitudini e strumenti. Il suo linguaggio visivo, aderisce all’elaborazione del materiale d’archivio, mettendo insieme le diverse fasi di ricerca e realizzazione. Il suo lavoro è incentrato sul tentare di dare forma alla raccolta di testimonianze, componendo un nuovo racconto che ricorda fedelmente il passato vissuto dai protagonisti dei suoi film, usando le domande come l’occasione per far fare ai protagonisti, un’analisi critica, delle sofferte e intricate vicende, tanto dal punto di vista personale che storico/generazionali.
Non spettacolarizza, si limita con sensibilità a organizzare i contenuti, ascoltando e misurandone, in un modo quasi dimenticato, il timbro per coglierne pienamente la portata storica, e riportandone senza filtro il valore sociale.
Lavorare con lui è stata un’opportunità per attivare anche un impianto produttivo votato alla completa indipendenza, basato sull’armonizzazione della vocazione creativa con la capacità produttiva, di un gruppo di giovani professionisti del settore. Il che ha reso quest’operazione, ora che il caso torna in mano al Tribunale di Roma, un percorso privilegiato per l’osservazione e l’accertamento della verità che speriamo emerga dopo più di vent’anni dalla sparizione grazie anche a questo nostro impegno oltre che alla straordinaria tenacia della famiglia, della moglie, dei figli, degli amici del Comitato per la verità su Davide Cervia.
Giulia Piccione