FESTIVAL DI ROMA 8 - L'AngolO StraNieRo, OUT OF FURNACE


FESTIVAL DI ROMA 8 - L'AngolO StraNieRo, OUT OF FURNACE
Siamo negli anni di Obama, l’uomo che con la promessa del “cambiamento” aveva restituito a milioni di americani la speranza di uscire velocemente dalla peggiore crisi economica dal 1929. Russell Baze, interpretato da Christian Bale, dopo aver scontato una lunga pena per omicidio torna in libertà e inizia a lavorare duramente per un'acciaieria in Pennsylvania, nella speranza di rifarsi una vita con la fidanzata Lena, Zoe Saldana.
Russell sarà invece costretto ad usare il denaro per cercare di tirare fuori da guai il fratello Rodney, Casey Affleck, che al rientro da una missione in Iraq resta coinvolto negli affari di uno dei più violenti gruppi criminali del nord est degli Stati Uniti. Quando Affleck scompare misteriosamente e le forze dell'ordine non riescono a fornire delle risposte credibili, Bale rispolvera il ruolo interpretato in Batman, e affronta istituzioni corrotte e criminalità per ottenere giustizia.

Con un cast eccellente, lineare e ben girato, "Out of Furnace", film in concorso al Festival di Roma, scritto e diretto da Scott Cooper e prodotto da Ridley Scott, Leonardo di Caprio e Ryan Kavanaugh, si rivela un film americano vecchia scuola, dramma esistenziale di due fratelli di provincia, segnati da un passato che sembra non lasciare scampo.

E così Bale, con capelli lunghi, pizzetto e uno sguardo tormentato che trascina per tutto il film, è il bravo ragazzo, il lavoratore, colui che sta cercando di costruirsi un futuro diverso e di fare sempre la cosa giusta, mentre Affleck è quello turbato ed irresponsabile.

Un atto d’accusa, corredato da una buona dose di retorica ed autocommiserazione nei confronti del sistema americano, dove i reduci di guerra diventano degli emarginati per molte ragioni, e della crisi economica, che continua a mietere vittime soprattutto nel ceto medio.

12/11/2013, 15:36

Monica Straniero