Note di regia di "I-Tigi a Gibellina"
Quando Marco mi ha proposto di fare un film dal suo spettacolo su Ustica, il problema che mi sono posto č stato: come aggiungere una dimensione cinematografica mia senza tradire il rigore e la forza della sua performance? Il Cretto di Alberto Burri a Gibellina, cosė astratto e cosė terribilmente radicato nella terra stessa del terremoto, ci ha fornito una chiave irripetibile, č diventato il deuteragonista e insieme il tramite visivo che mi ha permesso di fare cinema senza perdere di vista il teatro. In pių, le riprese si sono svolte per gran parte sotto un temporale che non solo ha reso il tutto pių drammatico, ma ha trasformato la rappresentazione in una vera avventura, con interruzioni e riprese di fortuna, in una sorta di sfida in cui Marco e il pubblico sono stati commoventi.
Davide Ferrario
15/11/2013, 12:27