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ROMA 8 - Per le strade d'Europa con un "TIR"


Documentario in Concorso che narra il girovagare di un camion e del suo autista per le strade del continente. Diretto da Alberto Fasulo con Branko Završan


ROMA 8 - Per le strade d'Europa con un
Branko Završan, in primo piano, il suo copilota Miki e il TIR
Terzo film italiano in Concorso, "TIR" di Alberto Fasulo, è un documentario che racconta le vicende private e di lavoro di un camionista "europeo". L'autista sloveno è un attore, Branko Završan, che si è messo a disposizione del regista per un lungo periodo e ha interpretato se stesso in questo nuovo lavoro sulla strada.

Tutto ruota attorno al lavoro e alla soddisfazione che questo crea o meno; meglio rimanere con la famiglia in Slovenia a 450 euro al mese a fare l'insegnante o meglio girare senza sosta a bordo di un Tir, lontano dai propri affetti e guadagnare il triplo?

La domanda si pone di continuo e la scelta è difficilissima perché si presenta come un cane che si morde la coda ed è forse l'esempio dell'insoddisfazione umana di fronte alla vita.

Fasulo racconta il girovagare per mezza Europa di questo camion italiano, con autista sloveno spesso in primo piano alla guida, spesso impegnato nelle faccende di quotidiana sopravvivenza. Un'esistenza trasferita su ruote che si porta appresso ostacoli e soddisfazioni di una vita normale.

"TIR" non si distacca troppo dall'attuale stile documentaristico italiano, con le lunghezze, i giudizi (peraltro condivisibili) mascherati dietro "oggettività" di immagini e poi suggeriti attraverso i tagli del montaggio. È innegabile che il documentario per il cinema (quando ci arriva al cinema...) debba avere una sua caratteristica più artistica e meno informativa, ma a questo punto i doc presentati a Roma, e non solo, sembrano tutti scritti e realizzati da uno stesso unico, grande, anonimo autore.

LA CONFERENZA STAMPA

15/11/2013, 13:18

Stefano Amadio