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FESTIVAL DI ROMA 8 - La seconda sessione del convegno
“L’era della distribuzione digitale -
Nuovi modelli di distribuzione e fruizione”,


FESTIVAL DI ROMA 8 - La seconda sessione del convegno “L’era della distribuzione digitale - Nuovi modelli di distribuzione e fruizione”,
La seconda sessione del convegno “L’era della distribuzione digitale - Nuovi modelli di distribuzione e fruizione”, organizzato con il sostegno di WCP Media Services ed in collaborazione con Casa del Cinema|Zètema-Progetto Cultura e Media Consulting Group si è focalizzata sul mercato del Video On Demand in Europa con particolare riferimento all'Italia. Il dibattito ha affrontato temi quali le reali potenzialità del VoD di divenire una fonte veramente significativa di ricavi e la possibilità di rappresentare una concreta nuova opportunità affinché i film indipendenti riescano a trovare il loro pubblico. Si è analizzato il mercato VoD in Europa e in Italia dove, seppure ancora in via di sviluppo, lo scenario presenta nuovi e forti interlocutori, tra i quali Chili Tv con Alessandro Schintu, e Google/You Tube Italy con Federica Tremolada. Irina Kornilova (HIS Screen Digest Regno Unito), Dragoslav Zachariev (Universciné-Eurovod, Francia), Stefano Scauri (Warner Bros Italia), Giovanni Scatassa (Rai Cinema) e Stefano Zuliani (Cubovision) si sono uniti alla discussione confrontandosi su cosa il futuro imminente abbia in serbo per la distribuzione cinema, Riccardo Tozzi (Presidente Anica) ha concluso il panel con un intervento finale.

Dopo un’interessante panoramica da parte di Kornilova sul Video Market On Line e sugli strumenti tecnologici per famiglia - con netta supremazia dei telefonini sui computer in lenta scomparsa – si è passati con l’intervento di Zachariev ad un’attenta analisi del mercato francese, il miglior mercato VoD europeo insieme a quello inglese, focalizzandosi su alcuni esempi quali Univers-Cinè, piattaforma dedicata al cinema di qualità fondata dall'unione di molteplici players del mercato che hanno deciso di capire come sfruttare al meglio e legalmente, tramite internet, i diritti in loro possesso.

La parola è poi passata a Stefano Scauri, oggi responsabile della distribuzione digitale Warner Bros. Italia, il quale ha messo a fuoco lo “tsunami tecnologico” che il settore sta attraversando, la necessità di cavalcare il cambiamento e di essere presenti nella moltiplicazione di schermi e luoghi di fruizione. Warner Bros. punta molto al valore che l’uscita cinema conferisce al prodotto e all'uscita Day-and-Date di DVD, Blue Ray e VoD, anticipate di due settimane circa dall’EST, alla release in alcuni casi direct-to-digital nonché all'educazione dello spettatore attraverso trailer e teaser che invitano a “scaricare” legalmente il prodotto.

Giovanni Scatassa di Rai Cinema ha offerto un’interessante panoramica sulle preferenze circa le attività mediatiche principali preferite dagli italiani, con Internet chiaramente in testa seppur ancora non pienamente sfruttata: il consumatore ancora non usufruisce pienamente delle nuove piattaforme ma le potenzialità sono alte.

Tremolada, Schintu e Zuliani hanno portato l’attenzione soprattutto alle realtà che rappresentano, come già avvenuto nella sessione mattutina, focalizzando la necessità di comprimere e cambiare le finestre di sfruttamento e l'importanza di creare un punto di incontro tra domanda ed offerta, laddove ancora manca un’utenza forte che faccia tornare i conti.

Ha concluso Riccardo Tozzi ribadendo l’immane portata della rivoluzione tecnologica del sistema dei media, puntando il dito sulla conseguente rivoluzione nelle modalità di realizzazione dei contenuti e sullo sforzo di adeguamento imprescindibile. Lo sviluppo dei media corrisponde quindi ad uno sviluppo dei contenuti, dove l’Italia è player capace e dove il cinema sarà solo una piccola parte a favore delle produzioni seriali. Anche Tozzi ha ribadito la necessità della sala come passaggio che conferisca valore al prodotto e come luogo dell’evento, punto di attrazione in sé. In conclusione Tozzi ha accennato alla necessità di una riqualificazione delle TV generaliste che devono imparare a sperimentare ed innovare per uscire da un atteggiamento troppo conservatore che, inevitabilmente, il tempo e la crescita del VoD (in particolar modo il Subscription Video on Demand) scardineranno. Ma in un presente che ancora necessita di una grande spinta al sistema TV, il presidente di ANICA sottolinea con ottimismo un grande presente ed una grande capacità di produzione di contenuti.

15/11/2013, 14:30