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FESTIVAL DI ROMA 8 - Il convegno EUROPA CREATIVA (2014 – 2020):
il Programma UE per il settore culturale e creativo


FESTIVAL DI ROMA 8 - Il convegno EUROPA CREATIVA (2014 – 2020): il Programma UE per il settore culturale e creativo
SI è svolto oggi - venerdì 15 novembre - alla Casa del Cinema il convegno EUROPA CREATIVA (2014 – 2020): il Programma UE per il settore culturale e creativo organizzato da MEDIA Desk Italia e The Business Street con il sostegno di Commissione Europea, Mibact – D.G. Cinema, Regione Lazio e Luce Cinecittà, nell’ambito del Festival Internazionale del Film di Roma.

L’evento, con grande affluenza di pubblico che ha reso necessaria l’apertura di ulteriori due sale dove è stato trasmesso in streaming, ha illustrato le principali opportunità di finanziamento per il settore dell’audiovisivo.

Michel Magnier, Direttore Cultura e Creatività della D.G. Istruzione e Cultura della Commissione Europea, Silvia Costa, membro S&D e relatrice del Programma nella Commissione Istruzione e Cultura del Parlamento Europeo, hanno presentato il nuovo Programma Europa Creativa (2014-2020), insieme a Ewelina Jelenkowska-Lucà (Rappresentante per l’Italia della Commissione Europea), Roberta Mastrangelo (Direzione Generale Cinema) e Giuseppe Massaro (Media Desk Italia).

Una breve introduzione della Mastrangelo, ex delegata per l’Italia per il programma MEDIA 2007, ha sottolineato l’importanza di aumentare sì, le risorse ma anche le sinergie collaborative fra organismi nazionali ed europei. La Jelenkowska-Lucà ha invece ricordato l’importanza culturale del cinema come propagatore di integrazione e conoscenza interculturale nel rispetto e nella salvaguardia delle specificità nazionali.

La parola è passata all’Onorevole Silvia Costa che ha approfonditamente raccontato il lungo lavoro, diciotto mesi, svolto da Commissione e Parlamento allo sviluppo del Programma.

La Costa ha con grande passione difeso concetti fondamentali come l’heritage, ovvero la salvaguardia dei patrimoni nazionali, le specificità culturali che hanno bisogno di essere garantite, la necessità di fare accordi anche con paesi terzi che possano portare valori nonché risorse aggiuntive di grande importanza. Dopo aver ricordato la doppia natura del valore del prodotto audiovisivo, un valore intrinseco al quale si aggiunge un valore commerciale, l’Onorevole ha anche drammaticamente sottolineato il crollo del consumo culturale in Europa, eccezion fatta per i virtuosi paesi del Nord europeo (Svezia, Danimarca etc), sia a livello di domanda che di offerta, e la necessità di lavorare ad una regolamentazione dei grandi operatori di rete.

La parola è poi passata a Magnier che ha illustrato le questioni generali e lo spirito del nuovo Programma che, innanzitutto, è unico (Creative Europe) e unisce per urgenza di semplificazione quelli che prima erano tre programmi separati (Culture Media, MEDIA e Media Mundus), ora sub-programs dello stesso.

Il budget del Programma dal 2014 al 2020 è di 1 miliardo e 462 milioni di Euro, un basso budget se consideriamo che corrisponde all’1% del Budget Totale, ma comunque un budget superiore al precedente. Per il 2014 sono previsti 169 milioni di Euro di cui il 56% circa destinati al sub-program MEDIA. Il Programma verrà definitivamente approvato la settimana prossima e sarà operativo da gennaio 2014: a partire dal 10 dicembre prossimo saranno disponibili i bandi on-line.

Dopo una generale panoramica Magnier si è soffermato a ricordare i due obiettivi principali del Programma: salvaguardare e sfruttare la diversità culturale e linguistica, la diffusione transnazionale e la collaborazione fra Paesi, nonché rafforzare la competitività di un settore che rappresenta il 4,5% del PIL europeo e che ha, quindi, un grande potenziale di crescita economica. I problemi che il Programma non deve assolutamente perdere di vista sono: i limiti della frammentarietà linguistica, di per sé una ricchezza, che vanno superati agevolando doppiaggi e sottotitolaggi che favoriscano la circolazione del prodotto internazionale e la nascita di un ideale di cooperazione dove si superino i limiti linguistici e quindi culturali; la portata della rivoluzione digitale in corso; la facilità di accesso ai finanziamenti e la mancanza di dati statistici veramente validi che aiutino il dialogo con gli investitori.

Infine Massaro ha raccontato un po’ più nello specifico la nuova struttura del sub-program MEDIA, immutato nelle grandi linee ma con qualche significativa novità. In primo luogo l’introduzione dei Videogiochi come settore di fruizione dei finanziamenti insieme a sviluppo, formazione, vendite internazionali, produzione, distribuzione etc. Da segnalare anche due nuove voci del Programma dedicate alla Audience Development, con l’intenzione di sensibilizzare ed educare soprattutto gli spettatori più giovani, e al Sostegno ai fondi di coproduzione internazionale.

Un vivace dibattito ha messo in evidenza, a seguire, la forte inadeguatezza del “sistema Italia” e la frustrazione dei produttori più “giovani” (30/40 anni) che faticano ad accedere ai finanziamenti, soprattutto nazionali.

15/11/2013, 21:48