Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
!Xš‚‰

SMFF 2 - Carlo Grotti Trevisan ed il suo corto di fantascienza


SMFF 2 - Carlo Grotti Trevisan ed il suo corto di fantascienza
Risvegli di fantascienza italiana al San Marino Film Festival: "Space Jockey", il cortometraggio low budget (appena 3500 euro) prodotto a San Marino del giovane regista e attore riminese Carlo Grotti Trevisan, ha proiettato nella sala Giulio Cesare del Palace Hotel 18 minuti ad alta intensità, sulle tracce dell’ultimo alieno sopravissuto ai cattivissimi Alien, arrivati in Italia sul finire degli anni ‘80. Lo stesso regista spiega all’Ansa i motivi di un ritorno al passato ma dai risvolti inediti: “Da un’idea di un amico ho messo a fuoco un personaggio solo in parte marginale della celebre saga di Ridley Scott, che poi ritroviamo anche in Prometeus: lo Space Jockey è l’avamposto di tutte le nostre curiosità verso l’ignoto, ma il risultato è completamente ribaltato per la spedizione militare-scientifica che si imbatte in lui: un alieno puro e incorruttibile dall’avidità umana”. Centrale l’incontro e il dialogo con la creatura: le armi non servono più, emerge un uomo vittima delle sue mire di conquista.

Suggestiva la scenografia nella sua essenzialità: “Abbiamo girato in una fabbrica abbandonata tra cemento e inserti metallici, luce puntata sui macchinari e riflessi sullo sfondo di muri bianchi, un’atmosfera surreale. E’ il mio primo lavoro di fantascienza, genere che amo sin dall’infanzia, la cui “madre” se posso dire e’ Guerre Stellari, e i cui figli arrivano tra gli anni 80’ e 90’ : Alien, Blade Runner e i più recenti Gattaca, The Host, In Time con Justin Timberlake… Indispensabile Contact di Zemeckis, tratto dal mio autore preferito Carl Sagan.” Qualcosa di estremamente personale: “Sono laureato in astronomia, surf e cinema. Mi affascina quello che c’è la fuori e credo ci siano davvero altri mondi. Il mio approccio al tema è rigoroso, tuttavia il centro resta l’uomo e le sue capacità di spingersi oltre i limiti, anche grazie a forze sconosciute, spesso più vicine di quello che crediamo”.

Presenza femminile del cast è l’intensa Rita Rusciano, moglie del regista e ideatrice del prossimo lungometraggio della coppia dal titolo “Il ciondolo della luce” (www.ilciondolodellaluce.it). Genere fantasy diretto ai giovani, girato tra i castelli della Repubblica di San Marino e le Marche, destinato alle sale cinema non appena il budget (già al 50% grazie al crowd founding) sarà raggiunto. “Protagonista è Karin” - racconta l’attrice napoletana che a Rimini ha trovato una seconda casa - “una ragazza timida con poca autostima che si rifugia spesso nei sogni per evadere dal grigio conformismo dei suoi pari. Ma solo dalla realtà troverà le spinta per crescere”. "Un’avventura ricca di delusioni (un principe tanto azzurro quanto freddo) e gag umoristiche, perché la vita" - aggiunge Rusciano - "tra alti e bassi chiede sempre di essere affrontata. Karin parla a ognuno di noi, la forza viene da dentro come un ciondolo di luce che ognuno non deve mai dimenticare e portare con sé, specialmente i giovani".

17/11/2013, 17:26