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FILM COME ARTE - Riflessioni sul cinema


Abscondita pubblica il profondo testo firmato da Rudolf Arnheim


FILM COME ARTE - Riflessioni sul cinema
Non è un libro da leggere per distrarsi o per una lettura superficiale del mondo del cinema: "Film come Arte" di Rudolf Arnheim, edito da Abscondita, è un testo profondo, da studiare e analizzare.

Un testo sicuramente datato (molte riflessioni sono sulle differenze tra il cinema muto e il passaggio al sonoro), ma che propone spunti di riflessione affascinanti e una visione della settima arte "alta" e unica.

Dalla seconda di copertina: "Il film parlato si sforza oggi di combinare scene visivamente mediocri ricche di dialogo con lo stile tradizionale e completamente diverso di una ricca azione muta. Rispetto all'epoca del muto si nota un'impressionante decadenza del livello artistico, sia nei film di media qualità che nelle opere di eccezione, e una tale tendenza non può essere totalmente attribuita alla sempre crescente industrializzazione. Può apparire sorprendente che si crei oggi un tale numero di opere fondate su un principio che rappresenta, se confrontato con le pure forme disponibili, un così radicale impoverimento artistico. Ma come meravigliarci di una tale contraddizione in un'epoca come la nostra in cui, anche sotto tanti altri aspetti, si vive una vita irreale senza riuscire a raggiungere la vera natura dell'uomo e delle manifestazioni che gli competono. Se nel cinema accadesse il contrario non sarebbe forse un'incoerenza magari felice, ma ancor più sorprendente? Possiamo tuttavia consolarci pensando che le forme ibride sono assolutamente instabili. Tendono a trasformarsi, passando dalla propria irrealtà a forme più pure, anche se questo significa tornare al passato. Al di là dei nostri tentativi e dei nostri errori esistono forze interiori che, alla lunga, permettono di superare cadute e deficienze, dirigendo l'operare umano verso la purezza del buono e del vero."

Il volume propone anche uno scritto di Guido Aristarco.

27/11/2013, 10:30

Carlo Griseri