REDUCI - Bettinelli racconta l'Afghanistan

Il film documentario, prodotto dalla Good Day Films di Michele Bongiorno e Sky Cinema, racconta per la prima volta in modo approfondito e senza filtri, la realtà dei militari italiani al ritorno dalla missione in Afghanistan. Una missione difficile e insidiosa che ha richiesto un considerevole tributo di sangue al Paese.

“Reduci”, diretto da Andrea Bettinelli permette di conoscere la realtà di giovani uomini e donne, che portano sul proprio corpo e nella propria mente gli effetti visibili e invisibili di quella missione.
Soldati uniti tra loro dall’essere stati partecipi in prima linea di un evento drammatico che è costato la vita di loro commilitoni. Agguati, scontri, esplosioni.
Attraverso il loro racconto in prima persona, l’opera - ambientata in un lungo viaggio attraverso l’Italia - vuole far comprendere il costo enorme e sofferto dell’essere soldato professionista oggi, in un esercito moderno di una nazione con un ruolo di primo piano nel mondo.
Un percorso emotivo, che svela le motivazioni e i valori che spingono così tanti uomini e donne ad intraprendere una strada così rischiosa e faticosa in nome del proprio Paese. Un percorso sorprendente perché mostra la grande forza d’animo e capacità di reagire alle terribili prove che ciascuno dei reduci ha dovuto affrontare.


La produzione è stata presentata ufficialmente il 30 ottobre 2013 presso lo Stato Maggiore dell’Esercito. Nel suo intervento il Generale Claudio Graziano, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, ha dichiarato che “Reduci rende onore ai caduti, ai feriti e alle loro famiglie. Questi uomini restano soldati, la parte profonda della componente umana dell’Esercito, una meravigliosa realtà che sono i nostri uomini e le nostre donne. Il lato umano profondo che appare dalla docufiction, coinvolge tutti i 125.000 soldati che hanno servito in operazioni di sicurezza e pace dal 1982, 30.000 solo in Afghanistan. Gli oltre 100 caduti e 650 feriti nelle missioni internazionali danno la misura dell’impegno dei nostri militari”.