Note di produzione del documentario "Il Pane a Vita"

Con il Fondo famiglia lavoro, la diocesi di Bergamo, attraverso la Caritas, ha incontrato circa 3.300 famiglie colpite dalla perdita del posto di lavoro. Abbiamo cercato di rispondere all’emergenza con un aiuto concreto: buoni per la spesa, pagamento delle bollette, forme di microcredito per coprire mutuo o affitto, percorsi di reinserimento lavorativo. Lo abbiamo fatto consapevoli che si tratta di un segno di vicinanza più che un intervento risolutivo di una situazione socio economica molto complessa. Un segno reso possibile dalla generosità delle parrocchie, di enti e istituzioni pubbliche e private, e soprattutto di tanti volontari.
Pensavamo che la crisi fosse un fatto temporaneo ma si è rivelata strutturale e ha colpito anche il cuore delle nostre imprese e della nostra gente: è per questo che abbiamo sentito il bisogno di dare anche una voce a chi ha perso il lavoro, raccontare che cosa accade nella vita delle persone quando si chiudono i cancelli di una fabbrica in cui si pensava di lavorare fino alla pensione.
La Caritas diocesana bergamasca con la Fondazione Adriano Bernareggi ha sentito il bisogno di trasformare questo incontro con le famiglie in difficoltà in un momento di riflessione più ampio su come la crisi economica abbia cambiato la cultura del lavoro in Bergamasca. Ne è nato il film “Il Pane a Vita”.