Germania, Sud Corea, Australia, Giappone, ma anche l’Italia tra i premiati dell’11 edizione del
Levante International Film Festival.
Tre le categorie su cui si sono suddivise le 33 opere selezionate delle 120 che sono state ricevute dalla segreteria del concorso:
Custom (dalla struttura più classica),
Investigation (docu-fiction con intenti di inchiesta) ed
Experience (dalla forma e con finalità più sperimentali).
Nove i giurati, nazionali e internazionali ai quali si sono aggiunti i sei (Elena Orel, Gayane Ambartsumyan e Alexej Busin della MosFilm e, per l’Italia il critico cinematografico Vito Attolini, il Maestro Nicola Scardicchio e lo sceneggiatore Salvatore De Mola) per la valutazione delle sceneggiature del concorso nazionale Cinema For Friendship organizzato dal
Levante Film Festival nella edizione precedente e promosso dalla promosso dalla 7th Art International Agency in collaborazione con la prestigiosa casa di produzione moscovita MosFilm. Ed è il pugliese
Daniele Trevisi che assieme a
Mario Rellini si aggiudica il premio in denaro previsto di 10mila dollari per lo script “
La manna di San Nicola” con la seguente motivazione “narra un singolare episodio di trafugamento riguardante le reliquie di San Nicola, scritta con acuto senso del ritmo narrativo e con immediatezza icastica sul modello delle commedie giallo-rosa. Inoltre con ironia e leggerezza essa tratta un tema comune alla tradizione religiosa dei Paesi promotori del Bando di concorso”. La sceneggiatura darà poi avvio a una co-produzione internazionale Italia-Russia.
Un ulteriore premio è stato assegnato al
Miglior Film valutato dal Gruppo Pugliese del Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (Vito Santoro, Guido Gentile e Davide Magnisi): "
White Tiger" di Karen Shakhnazarov (Russia) con la seguente motivazione: “
Per la bellezza e l'accuratezza formale della messinscena nella ricostruzione di un episodio della seconda guerra mondiale sul fronte russo”.
Le giurie hanno così votato:
CUSTOM – Giuria formata da Guido Chiesa, Vito Santoro, Roland Sejiko
Migliore Film
EASTALGIA di Daria Onyshchenko (Germania)
Motivazione: “Per aver raccontato una realtà invisibile attraverso l'intreccio di storie di vita in luoghi apparentemente diversi, accomunati dalla ricerca di un'identità difficile da scrollarsi di dosso e dal futuro ostile”.
Migliore Attore
HECTOR KOTSIFAKIS (dal film “Reacciones adversas” di David Michan Hernandez - Messico)
Migliore Attrice
OLTA GIXHARI (dal film “Pharmakon” di Joni Shanaj - Albania)
INVESTIGATION – Giuria formata da Guido Gentile, Carlo Luglio, Pau Mirabet
Migliore Film
A MAO E A LUVA di Roberto Orazi (Italia)
Motivazione: “Lavoro sostanzialmente corretto sia da un punto di vista formale che narrativo; perché, attraverso una buona commistione tra poesia e musica, analizza - con originalità e leggerezza - un argomento sociale non troppo dibattuto. Anche se tale tema avrebbe meritato maggiore audacia cinematografica”.
Migliore Fotografia
BREAD & IRON di Dareen Hasan (Olanda)
Migliore Montaggio
SAVING 10,000 WINNING A WAR ON SUICIDE IN JAPAN di Rene Duignan (Giappone)
EXPERIENCE – Giuria formata da Isabella Aldovini, Ana Jakimska e Davide Magnisi
Migliore Film
SUN FLOWER di di Taeho Kang (Sud Corea)
Motivazione: “Per l'originalità e la ricchezza visiva con cui affronta il complesso tema della maternità”
Migliore Sceneggiatura
LULLABY di Luke Sullivan (Gran Bretagna)
Migliore Regia
THE FIREBIRD di Antonis Tsonis (Australia)