Note di regia del cortometraggio "Jasmine"
L’idea del film è nata vari anni fa: una ragazza che non ha amici decide di pagare per avere una festa tutta per sé e conquistare la persona che ama: sentimenti in cambio di denaro. Quest’anno ho pensato a una ragazza straniera come protagonista, in particolare araba. Mi sembrava una scelta molto attuale, visto il momento che viviamo e il fatto che le scuole italiane sono, fortunatamente, piene di giovani arabe. Con Pippo Mezzapesa ho sviluppato la sceneggiatura concentrandomi sull’idea che chi si sente estraneo, come Jasmine nella storia, fa spesso di tutto per uniformarsi all’ambiente che ha intorno, bello o brutto che sia. E certo l’ambiente con cui Jasmine viene a contatto, quello di una scuola superiore di una ricca provincia del Nord, non è il massimo. Per finire, mi piaceva il coraggio di una giovane donna araba che si fa spazio in un mondo che non è il suo per ottenere un uomo (una “rivoluzione” rispetto al cliché della mentalità musulmana.
Mario Garofalo