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AMORI ELEMENTARI - Sentimento e sport tra l'Italia e la Russia


In sala da giovedì 20 febbraio, il film di Sergio Basso ruota attorno ai primi innamoramenti di un gruppo di bambini delle elementari. L'hockey e il pattinaggio su ghiaccio sono gli sport che uniscono i ragazzi e la storia ambientata tra le Alpi e la capitale russa. Nel cast Cristiana Capotondi e Andrey Chernyshov, con i cammei di Nicola Nocella, Camilla Filippi e Anita Kravos


AMORI ELEMENTARI - Sentimento e sport tra l'Italia e la Russia
Cristiana Capotondi in "Amori Elementari"
Amori elementari è un film di genere, anzi (come dice il titolo) di due generi, sentimentale e per ragazzi. È la nuova produzione del Centro Sperimentale che cerca di spingere dal di dentro i suoi allievi verso il mondo del cinema. Sergio Basso, trentanovenne alla sua opera prima di finzione (dopo 3 documentari), costruisce una storia intorno a dei bambini delle elementari, impegnati negli sport preferiti (hockey e pattinaggio su ghiaccio) e nel vortice di innamoramenti che occupa tutto il resto del loro tempo durante la giornata.

Un incontro tra Italia e Russia, sia nella finzione sia produttivo, per mettere in campo nella cittadina di Alleghe in Veneto e a Mosca tutte le forze disponibili a creare un prodotto commerciabile nei due paesi. Lo sforzo però è mitigato dalla scarsa attenzione per alcuni "dettagli", come la sceneggiatura, i dialoghi, alcune scelte di regia, il "condimento" grafico e sonoro da cartoon che appare piuttosto datato e troppo simile alle serie televisive per ragazzi più diffuse.

La sceneggiatura (scritta da Basso, con Marianna Cappi e Marina Polla de Luca) è debole perché troppo incentrata sulle vicende amorose dei bambini che, come ha sottolineato giustamente il regista, a quell'età sono vittime dei primi innamoramenti. Certo, ma non stanno onestamente a pensare solo a quello come accade nel film, con il risultato di prendere troppo spazio e indebolire il resto della storia. Debolezza che troviamo, ad esempio, nella vicenda dell'iscrizione al torneo di hockey a Mosca, dove sembra basti compilare un foglio per essere iscritti. Questo passaggio non funziona, tanto che mentre nel film l'iscrizione passa attraverso un fantomatico annuncio sul web seguito da semplice firma e invio, nella sinossi distribuita in cartella stampa la partecipazione è giustificata con un invito dalla Russia per un torneo a quattro squadre. Chissà perché questa differenza; tra l'altro quella su carta appare molto più credibile.

Ma è tutta la sceneggiatura a non convincere e non bastano i giochini sonori e di grafica per distrarre gli spettatori di riferimento (abituati a ben altro) in cui evidentemente si nutre poca considerazione.

La musica di Pivio e Aldo de Scalzi è ben fatta e professionale, anche se un po' troppo presente e molto simile alle colonne sonore dei classici film americani per ragazzi, con tanto di archi e ottoni.

Prodotto anche con il contributo del Mibac, Amori Elementari, che vede nel cast Cristiana Capotondi, potenzialmente poteva essere un buon progetto, ma in concreto mostra segni di leggerezza e poca attenzione che ne limitano la riuscita.

14/02/2014, 18:14

Stefano Amadio