QUANDO C'ERA BERLINGUER - Un ricordo da condividere
Un bel lavoro, più facile certo se ci si chiama
Walter Veltroni, ma sicuramente accurato e commovente.
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Quando c'era Berlinguer" è la fotografia di un personaggio ma, più che altro, una memoria della nostra storia, dal dopoguerra agli anni 80, raccontata attraverso la figura del segretario del PCI.
Il documentario di Veltroni comincia con un vox populi divertente e amaro: l'autore va in giro a chiedere ai giovani e non solo, chi era
Enrico Berlinguer? In pochi, almeno tra le interviste montate nel doc, lo sanno, spesso confondendolo con qualcun altro e scatenando un effetto comico, favorito anche dalla romanità degli intervistati, utile a sdrammatizzare sin da subito una figura da sempre associata alla serietà.
L'Italia di Berlinguer era diversa, il mondo era diverso; si andava a Mosca a discutere di comunismo, e il segretario del PCI gliene cantò quattro, in un discorso globale in cui lui rappresentava il partito comunista più grande dell'occidente (e dei paesi liberi). Ma Berlinguer era anche l'uomo degli accordi, del compromesso storico, dell'ipotesi di governo insieme alla Dc, argomento e situazione che sembra dopo 40 anni tanto attuale.
Veltroni, grazie forse al suo status, riesce ad inserire nel documentario, ricche interviste al Presidente Napolitano
ma anche, ai vecchi compagni di partito come Tortorella e Macaluso , arricchendo il tutto con immagini di repertorio cine televisivo e realizzando un film (prodotto da Sky) di alto livello qualitativo. Forse un po' televisivo, ma la destinazione finale, dopo un passaggio nei cinema, sarà proprio quella, la tv.
Un racconto sincero e sentito
ma anche competente e ricco di aneddoti che quasi certamente in pochi avrebbero potuto realizzare, a trent'anni dalla scomparsa, sul grande uomo, politico, segretario del PCI che era
Enrico Berlinguer.
19/03/2014, 10:27
Stefano Amadio