Note di regia del film "Nessuno mi Pettina Bene come il Vento"
Come già per altri miei film, torno in questa storia a mettere a confronto atteggiamenti verso la vita contrastanti. Ordine e disordine, razionalità e caos. Da una parte Arianna che vive barricata in un suo spazio solitario, senza rapporti con l’esterno e che osserva il mondo a distanza. Dall’altra Gea che cova un inespresso e rabbioso desiderio di libertà, che la porta ad invaghirsi di Yuri, con cui sente di avere una segreta affinità. Affinità probabilmente fondata su una comune disperazione e una inconsapevole attrazione verso la morte. Ho cercato di far emergere da una parte la vitalità che possono contenere certi atteggiamenti che non capiamo e ci spaventano, e dall’altra la paura che si nasconde dietro scelte di vita all’apparenza razionali e rigorose. Senza didascalismi o punti di vista preconcetti. Con sobrietà e pudore, più attraverso i silenzi che circondano le parole, che le parole stesse.
Peter Del Monte22/03/2014, 08:30