Note di regia del documentario "Teatro Rifugio"
Il film nasce dal desiderio di documentare questa felice esperienza e con lo stesso spirito. È stata una decisione presa a posteriori e quindi la narrazione è costruita attraverso i racconti di alcuni dei protagonisti: Rayan Alam Ratul, Ibe Gambele, Moussa Konatè, Umair Shah, Kamissoko Vie, Tairou Zouberou parlano del laboratorio e riportano frammenti della loro vita; a loro si aggiungono le interviste a Paul Menessier Ngalle e a Gerardine Ngazari, rifugiati che hanno partecipato a Human Beings in anni precedenti. Le loro parole si intrecciano con le immagini di alcuni spettacoli di Human Beings: “Barbari” (1999), “Dal Gorgo/segnali” (2001), “Papiers” (2007), “Break” (2009), “Old News/Vecchie Nuove” (2011), “Sokeni” (2012), “Spifferi” (2012), “Effimere” (2013); da questo gioco di rimandi tra parole e immagini emerge chiaramente anche la caratteristica modalità di creazione degli spettacoli, basata sull’elaborazione e il montaggio delle improvvisazioni/narrazioni degli attori.
Gabriele Anastasio