Al TGLFF "60 anni di Rai Tv, fra spettecolo e informazione"
In un 2014 ricchissimo di celebrazioni in casa RAI, dai 90 anni dall’avvio della radiofonia ai 70 dal passaggio Eiar/Rai, anche il Torino Gay & Lesbian Film Festival (TGLFF) – che si svolgerà dal 30 aprile al 6 maggio – vuole festeggiare i 60 anni dalla nascita della TV pubblica con una proiezione apposita durante il Festival, curata da Enrico Salvatori, pensata per celebrare l’importante traguardo e ricordare insieme il rapporto tra televisione e mondo glbt.
Enrico Salvatori, classe 1976, è uno dei massimi esperti di archivi audiovisivi e di storia radiotelevisiva che lavora in Rai dal 1999. Consulente di alcuni festival internazionali (Biografilm, Gender Bender, TGLFF) dal 2009 è nella redazione di Rai Storia, per cui ha realizzato i quattro documentari Dai nostri inviati e la storia del documentario italiano Cortoreale.
All’interno della proiezione in programma al TGLFF saranno ripercorse le tappe della relazione tra TV pubblica e mondo glbt, un rapporto non sempre semplice e lineare e, ovviamente, strettamente legato all’evoluzione del costume e della società. Dopo un periodo di censure e autocensure, la questione omosessuale in TV comincia a essere trattata solo dal 1972 in avanti; la riforma Rai del 1975 e l’avvento delle due reti TV dotate di autonomia editoriale sono due momenti importanti nella storia dell’azienda di Stato, che hanno di fatto aumentato gli spazi di dibattito sul tema, a quel tempo ancora un tabù.
Nel varietà televisivo la situazione è differente, soprattutto per ciò che concerne il gioco dell’ambiguità di genere per attori comici; fin dalle origini della TV, si vedono sottane e calze coprenti addosso ai divi della risata come Ugo Tognazzi, Raimondo Vianello, Walter Chiari, Paolo Panelli, Gino Bramieri, Aldo Fabrizi, solo per citarne alcuni. Anche qui, però, le cose cambiano, e sul piccolo schermo appaiono prima Ernst Hole, il primo comico dichiaratamente gay, in Non stop del 1978, poi le sorelle Bandiera, provenienti dal cabaret del locale gay “L’Alibi”, che diventano celebri animando sigle e siglette de L’altra domenica, l’indimenticabile programma di Renzo Arbore, tra il 1977 e il 1979.
La proiezione curata da Enrico Salvatori si compone di tre parti:
- una puntata di Rai54, produzione del canale digitale Rai Storia (canale 54), dove viene riproposto un talkshow del 2003 con Pippo Baudo ed Eva Robin’s sull’uso del travestimento e dell’ambiguità sessuale in TV;
- una ricerca su omosessualità e repressione tratta da una produzione RES/Raistoria del 2011, a cura di Clemente Volpini, Enrico Salvatori e Dario Petrosino. Una serie di documenti inediti che raccontano il fenomeno repressivo sugli omosessuali nell’Italia del secondo dopoguerra, accompagnati da brani TV degli anni ‘70;
- Toupet De Luxe, una produzione Gender Bender Festival, diretto da Daniele Del Pozzo, edizione 2009, con cui si potranno ammirare una carrellata di comicità “en travesti” TV dal 1954 al 1977.
03/04/2014, 14:53