Festival del Cinema Città di Spello e dei Borghi Umbri
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ITALIANI VERI - La melodia italiana in Russia


Marco Raffaini, Marco Mello e Giuni Ligabue raccontano il sucesso della musica italiana nella ex Unione Sovietica.


ITALIANI VERI - La melodia italiana in Russia
Il neo melodico romano Robertino Loreti in ex Unione Sovietica era una celebrità. Pupo, Toto Cutugno, Albano, Celentano negli anni '70 ed '80 sono stati celebrati, osannati più che in Italia, come dei veri e propri idoli della canzone pop. Folle impazzite di russi  accorrevano ai loro concerti per sentire dal vivo le parole delle loro poesie in musica.

"Italiani Veri" del trio di registi Marco Raffaini, Marco Mello, Giuni Ligabue è un divertente documentario su questo periodo folle della storia musicale italiana. Il film è composto da una serie di vivaci interviste ai fans e ai gruppi di persone in Russia, che hanno fatto la fortuna dei nostri cantautori in una terra "colonizzata" dall' italica voglia di musica neo melodica. Grazie ad "Italiani Veri" scopriamo che persino De André, cantautore colto e difficile da ascoltare persino da un pubblico di lingua italiana, aveva un suo zoccolo duro di  fans e che stava per registrare un album di canzoni proprio in Unione Sovietica, progetto poi rimandato per problemi logistici e forse anche politici. Emerge che il film di Celentano, da noi quasi sconosciuto, "Bluff" per il popolo appassionato della Mosca di fine anni '70 rappresentava un vero e proprio cult movie insieme a "Il ferroviere" di Pietro Germi. Donne russe che sognano di sposare panzuti romantici italiani capitati in Russia per lavoro dopo aver ascoltato le sviolinate di Pupo, che a Mosca si innamorò di una stangona cantante sovietica, la bellissima Lidia, rischiando di prenderle dal fidanzato gelosissimo.

"Italiani Veri" ci racconta le scorribande di Robertino con cinque fans russe nel backstage super alcolico di un concerto sperduto nelle lande della Georgia. Esiste ancora persino un gruppo di fans mezzi matti che si sono chiamati "I Cutugnisti" e che stravedono per Toto Cutugno tanto da voler riscrivere in russo il seguito del suo successo planetario "L'Italiano". 
"Italiani Veri" ci da la possibilità irripetibile anche di entrare in contatto con il fantomatico ed altisonante Vysotsky, considerato da tutti come il doppio russo del nostrano De André.  

04/05/2014, 22:29

Duccio Ricciardelli