CANNES 67 - Sophia Loren e Jean-Luc Godard i protagonisti
Quando questo articolo verrà pubblicato, venerdì 16 maggio, le luci della ribalta su
Grace de Monaco di Olivier Dahan saranno spente e i pro e i contro affievoliti o terminati lasciando spazio ad altri momenti di cinema e di glamour. I personaggi, le leggende, quelli che hanno fatto il cinema e la sua storia, resteranno con i loro contrasti, le luci e soprattutto le ombre proiettate su di loro dal tempo inesorabile:
Panta rei (Il tempo scorre... Eraclito) e
Sic transit gloria mundi (così passa la gloria del mondo).
Sophia Loren (80 anni, 20 settembre 2014),
Jean-Luc Godard (83 anni): queste due testimoni storici della settima arte sono a Cannes, non come comparse decorative, ma come protagonisti in quanto hanno ancora molto da dire e da far vedere.
La magnifica e bella napoletana ("Non sono italiana, sono napoletana! È un'altra cosa!") in tutto il suo splendore muliebre contenderà lo scettro di fascino e di bravura alle altre regine della Croisette: Nicole Kidman, Merly Streep, Marion Cotillard, Juliette Binoche, Isabelle Huppert...
Sono sicura che il match cinematografico-estetico vedrà la vittoria di Donna Sophia, sbarcata sulla Croisette con diverse carte da giocare. L'attrice ospite d'onore del Festival con
La voce umana, film ispirato al famoso testo teatrale di Cocteau già portato sullo schermo da Anna Magnani nel 1948 con la regia di Rossellini.
Diretto dal secondogenito, Edoardo Ponti, sulla Croisette "La voce umana" sarà protagonista di una proiezione speciale del 67mo Festival nell’ambito di Cannes Classic. L’attrice, premio d’interpretazione femminile nel 1961 e presidente della giuria nel 1966, terrà poi una masterclass prima della proiezione del film
Matrimonio all’italiana, di Vittorio De Sica, nella versione restaurata. Nella versione originale,
La voce umana puntava su un unico personaggio: una donna al telefono con l’amante che l’ha abbandonata, gettandola in preda alla disperazione e a propositi suicidi.
Edoardo Ponti, 41 anni, ne ha ricavato un mediometraggio di 25 minuti affiancando alla madre Enrico Lo Verso nella parte del compagno ”fuggitivo”. Ha chiesto a Sofia, che aveva già diretto dodici anni fa nella sua opera prima
Cuori estranei, di recitare in napoletano: il testo di Cocteau è stato tradotto da Erri De Luca.
Il film è un evento perché vede il ritorno di Sofia sullo schermo a quattro anni dall’ultima apparizione: nel 2010, nella miniserie tv
La mia casa è piena di specchi ispirata all’autobiografia della sorella Maria Scicolone, la diva ha interpretato sua madre Romilda. La Loren ha voluto ora regalarsi questo nuovo ruolo cinematografico alla vigilia degli ottant’anni, che compirà il 20 settembre e che celebrerà mandando nelle librerie la sua autobiografia intitolata Ieri, oggi e domani, come il suo film vincitore dell’Oscar.
Jean-Luc Godard, il dio del cinema, e ultimo esponente della Nouvelle Vague che ancora crea e gira pellicole è nella competizione ufficiale con l’ultima sua geniale trovata:
Adieu au langage. Lui non si sa se arriverà. Non frequenta molto Cannes ed è sempre più ombroso ed ermetico.
Nel 2010 era presente ad Un Certain Regard con
Film socialisme, un lungometraggio tutto da “decriptare”. In
Adieu au langage, che sembra sia più enigmatico del precedente, un uomo e una donna separati si ritrovano grazie ad un cane.
“Le parole non servono, sono ombre, rovine!”: vedremo cosa il demiurgo dell’immagine ci avrà preparato!
16/05/2014, 11:00
Martine Cristofoli