Sinossi *:
Sullo sfondo di Napoli, nel 1950, "La voce umana", basata sul testo omonimo di Jean Cocteau, racconta la storia di Angela (Sophia Loren), una donna nei suoi anni crepuscolari, e dell'ottovolante emotivo della sua ultima conversazione telefonica con l'uomo che ama, quando lui la lascia per un'altra donna.

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NOTIZIE 'La Voce Umana'

Libri


Libro sul film "":
"Voce Umana - Libro + CD"
di Sophia Loren, Edoardo Ponti, 96 pp, Rizzoli, collana Di Tutto di Più, 2014
Sophia Loren torna sul grande schermo con un intenso cortometraggio diretto da Edoardo Ponti e ambientato nella “sua” Napoli.
Una camera da letto, una donna, un telefono. Attaccata alla cornetta, Angela ripercorre la pienezza dei giorni trascorsi in compagnia di un uomo che, dopo la perdita del marito in guerra, l’ha riportata in vita facendole respirare di nuovo l’aria frizzante dell’amore. Lui non si sente mai parlare e la conversazione è spesso interrotta per disturbi alla linea, ma attraverso le parole di Angela si rivivono l’ardore e l’illusione che hanno alimentato la sua felicità, anche se solo per un poco, e la disperazione dettata dalla fine. IL DVD Il ruolo della protagonista Angela – una donna al telefono con l’amante che l’ha lasciata e del quale non si sente mai la voce – è un sogno che Sophia Loren coltiva fin da giovane e che solo il figlio Edoardo ha potuto esaudire, guidandola in questa sua più recente, toccante performance. Voce umana è un film emozionante, sceneggiato in napoletano da Erri De Luca, profondo conoscitore della poetica dialettale. IL LIBRO Dopo un appassionato dialogo con Sophia Loren, Maurizio Porro racconta chi era Jean Cocteau, cosa ha rappresentato il suo testo La voix humaine da cui è tratto il cortometraggio e la fortuna che ha avuto in Italia, in teatro e in televisione. Il libro presenta inoltre una lunga intervista a Edoardo Ponti, che è riuscito, grazie a una regia attenta e originale, a rendere contemporaneo un classico del Novecento.

prezzo di copertina: 15,00



Note:
"La Voce Umana" è basata sul celebre monologo di Jean Cocteau rappresentato per la prima volta nel 1930 e portato al cinema da Anna Magnani.

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