Note di regia del documentario "Il Disperso"
Si tratta di un’opera corale la cui narrazione, per mezzo dell’utilizzo dei canoni del falso documentario, ne arricchisce i tratti misteriosi ed ironici dell’intera vicenda. Il Disperso utilizza tre blocchi narrativi che si legano assieme in un’intesa quasi unica. Attraverso una regia dettagliata, tra espressioni e mimiche degli intervistati, si evidenziano le dinamiche tipiche dei piccoli paesi (come le storie inventate ed ingigantite) e i bizzarri personaggi che li abitano, generando un’opera dai tratti surreali e disorientanti.
Niccolò Signorini,
Marco Masini,
Daniele Matteucci