CROWDFUNDING - Parte la raccolta fondi
per il film sul cinema Universale
Il manifesto disegnato dall’artista
Clet, le musiche della
Bandabardò, un vecchio cinema ritrovato a Rignano sull’Arno con le “seggioline” in legno. E poi la storia di tre amici che si aggirano in una Firenze degli anni 70/80 attorno a un cinema, quel cinema che tutti a Firenze chiamano l’Universale.
Sono questi i protagonisti, le storie e gli oggetti del prossimo film di
Federico Micali che sarà girato tra la fine dell’estate (a Firenze e alcuni paesini della Toscana) e settembre prossimi, scritto insieme a Cosimo Calamini (giovane sceneggiatore fiorentino) e Heidrun Schleef, una delle più note sceneggiatrici italiane, Palma d’oro a Cannes per la Stanza del figlio di Nanni Moretti.
Per completare il budget del film da oggi, mercoledì 14 maggio, parte la campagna di
crowdfunding, sulla piattaforma
Limoney, una nuova start up nata tra Firenze Amsterdam e Milano da dure ragazzi fiorentini che si pone l’obiettivo di diventare il nuovo punto di riferimento italiano per il crowdfunding. Tutti potranno donare volontariamente dei soldi per la realizzazione del film.
Si potrà diventare produttori del film a partire da pochi euro e partecipare a un progetto che coinvolge tutta la città. Sarà online anche il sito
www.universaleilfilm.it da dove si potrà accedere al portale Limoney. Sul profilo facebook “Aspettando l’Universale” (al momento oltre 2000 i fan) molte sono state le testimonianze sugli aneddoti su quello che succedeva dentro quel cinema.
“Vorrei condividere il più possibile con tutta la città che da sempre ha un rapporto particolare con questo cinema – ha detto Federico Micali –.Adesso siamo arrivati vicinissimi a quella che potrebbe essere la data delle riprese, ma abbiamo bisogno di chiudere il budget. Una parte speriamo di farla attraverso il crowdfunding ma abbiamo anche bisogno del supporto di quelle realtà imprenditoriali cittadine che si riconoscono nel progetto e vogliono partecipare alla produzione con una sponsorizzazione o anche con strumenti di agevolazione fiscale come il Tax Credit”.
“Ma questa è anche la storia di un cinema (L’UNIVERSALE) – ha detto il regista Micali - un cinema un po’ particolare a dire il vero, dove per una strana congiuntura epocale, rionale e perché no, astrale, per un periodo si sono incontrate la cultura alta, sperimentale e politica del movimento studentesco e quella popolare, sarcastica e disincantata del quartiere fiorentino di San Frediano, creando un meraviglioso cortocircuito che ben presto ha portato a un inatteso e scintillante caos creativo. In sala si poteva dire, fare e creare di tutto e il vero spettacolo non erano più i film, ma il pubblico”.
14/05/2014, 12:19