CANNES 67 - "Lievito madre" il corto del CSC
C’è la somma di quel che appassiona
Fulvio Risuleo nel corto
Lievito Madre in concorso a
Cannes in
Cinéfondation, la sezione del festival riservata ai lavori delle scuole di cinema del mondo. Risuleo è infatti fresco di diploma al
Centro Sperimentale di Cinematografia, ma soprattutto è un amante del mondo fantastico, specie quello dei fumetti, che realizza anche per riviste indipendenti, e un esperto di buona tavola grazie al genitore gestore di un locale a Roma dove si punta sulla cucina genuina e d’altri tempi.
Da questo background nasce la storia davvero originale di "
Lievito Madre" in cui l’equilibrio di una coppia, interpretata da
Virginia Quaranta ed
Emiliano Campagnola, è minacciato da un terzo incomodo. Sembrerebbe il più classico dei triangoli amorosi se non fosse che l’ultimo arrivato non è un essere umano, ma una palla fatta di acqua, farina e miele.
In soli 17 minuti, il film mostra in che modo le dinamiche di coppia mutino quando nel menage s’insinua un intruso. Quando risistemando un vecchio pianoforte un artigiano trova un barattolo con del lievito madre decide di prendersene cura.
Sembra un compito innocuo e invece il lievito pare ricambiare le cure concedendo all’uomo attenzione e comprensione maggiori di quelle provenienti dal suo rapporto ufficiale. Risultato lui si lega in modo fortissimo al lievito mettendo completamente da parte la compagna.
A ispirare la pellicola, la sorella maggiore del regista che per un periodo ha davvero prodotto in casa lievito madre, ritrovandosi a dover impostare le proprie giornate pur di accudirlo a dovere.
Lievito Madre è realizzato dalla
CSC Production, la società di produzione del C
entro Sperimentale di Cinematografia: è il quarto cortometraggio targato CSC selezionato da Cinefondation dopo Il naturalista, "
L’estate che non viene", e "
Terra".
Da Cannes Valentina Neri18/05/2014, 17:48