LA' SUTA - Chi ha detto che in Italia non c'è il nucleare?
Là sotto, proprio lì: a
Saluggia, un piccolo comune agricolo a quaranta chilometri da Torino, si trova il più grande deposito italiano di scorie nucleari. Non è un sito pensato ad hoc e collocato in una zona sicura, ma è dagli anni '50 che lì è presente un centro di ricerca nucleare, un reattore sperimentale e un impianto di riprocessamento ed è quindi lì (in attesa di capire se ci sarà mai un luogo adatto) che si accumulano le scorie: il problema (uno dei problemi...) è quel luogo si trova in un "triangolo d'acqua", che se mai è stato sicuro di certo non lo è più dall'alluvione del 2000, e le (piccole, per ora e per fortuna) perdite registrate in questi anni lo dimostrano.
Una potenziale bomba ecologica, anche perché i rifiuti tossici lì presenti sono ancora in stato liquido e se ci fosse una perdita importante finirebbero dritti nel Po: su questa minaccia incombente, per cui l'Italia come troppo spesso accade guarda da un'altra parte, si è concentrata l'attenzione di tre registi,
Cristina Monti, Daniele Gaglianone e Paolo Rapalino, che hanno deciso di capire come si sia arrivati a questa situazione, cosa si possa fare e cosa si debba temere.
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La' Suta - La Nostra Eredità Nucleare in un Triangolo d'Acqua" è un documentario dalla forma classica, senza troppi fronzoli perché non è il caso di perdersi in formalità (anche se le animazioni sono davvero efficaci): capire il problema e diffonderne l'urgenza è l'obiettivo, pienamente raggiunto. Ora nessuno potrà più dire che non sapeva...
04/06/2014, 21:00
Carlo Griseri