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MUSCLE SHOALS - Il luogo fangoso dove nacquero le leggende


Il docufilm racconta un luogo leggendario per la storia della musica mondiale: i Muscle Shoals Sound Studios, tramite le testimonianze di Bono, Mick Jagger, Keith Richards, Clarence Carter, Etta James, Alicia Keys, Gregg Allman, Percy Sledge e tanti altri.


MUSCLE SHOALS - Il luogo fangoso dove nacquero le leggende
Muscle Shoals, il luogo fangoso dove nacquero le leggende
Scorre come un pezzo blues fangoso suonato con passione "Muscle Shoals" di Greg “Freddy” Camalier, un documentario imperdibile per gli appassionati del soul e della black music americana, ma assolutamente piacevole anche per un pubblico che si avvicina per la prima volta a questo sound ruvido e aggressivo.

Si comincia con la voce di Bono Vox degli U2 che esalta la magia dello studio di registrazione Muscle Shoals in Alabama, un posto dove le canzoni sembravano uscire dal fiume e dalla palude che circondavano quel piccolo paese rurale. Il film è anche la storia tragica e dura del produttore discografico Rick Hall, che nato povero e figlio di contadini, dopo un’ adolescenza fallimentare passata a comporre canzoni dentro una macchina, riuscì a costruire un impero musicale intorno agli studi di registrazione di Muscle Shoals. La storia di Hall è alternata dalle interviste ai musicisti che hanno lavorato con lui ed è difficile elencarli senza debordare: Rolling Stones, Gregg Allman, Jimmy Cliff, Aretha Franklin, Alicia Keys, Percy Sledge, Steve Winwood e molti molti altri. Ci scorrono davanti agli occhi tantissimi paesaggi splendidi dell’Alabama ed il serratissimo montaggio ci propone canzoni da non poter restare fermi sulla sedia tanto sono ballabili.

Più che un film "Muscle Shoals" è un bell’on the road musicale, un “rockumentary” molto veloce e accattivante. Interessante anche per il tantissimo materiale di archivio e fotografico utilizzato nel montaggio che si sposa splendidamente ai pezzi musicali originali. Gli studi musicali nati all’epoca in Alabama furono anche un interessante laboratorio di comunicazione e di lotta al razzismo. In uno stato come l’Alabama, da sempre razzista e conservatore, fu proprio il blues e il soul a far incontrare i musicisti bianchi con quelli neri, riuscendo a creare assieme dei pezzi musicali indimenticabili e non ancora superati in bellezza. Molto del successo di questi studi fu dovuto anche ad un affiatato ( e sin ora sconosciuto ) gruppo di turnisti e di musicisti professionisti che suonarono in quasi tutti gli album registrati in Alabama; gli Swampers.

09/07/2014, 15:59

Duccio Ricciardelli