FESTIVAL DI ROMA 9 - "BIAGIO", la conferenza stampa
“Questo film racconta il percorso di Biagio, ma rappresenta anche il tentativo di capire la crisi e quello che ci sta succedendo” – spiega
Pasquale Scimeca – “Una crisi non solo economica, ma anche culturale. Biagio è il paradigma del nostro tempo, rappresenta la grande fuga dalla civiltà del consumismo dove i beni materiali sono tutto. Lui si rifugia nella natura e inizia il dialogo con Dio. Ritorna nella civiltà come uomo libero e capisce che bisogna ribaltare le cose, vivendo per aiutare gli altri. Ed è quello che succede nella Comunità di speranza e carità da lui fondata venticinque anni fa. È un film sul viaggio, ognuno di noi c’ha messo qualcosa, che è nato quasi per magia”.
Ha poi preso la parola
Marcello Mazzarella, che ha raccontato il personaggio di Biagio: “L’avvicinamento a Biagio Conte è stata una cosa molto semplice. Lui ti accoglie sempre, ma durante la lavorazione del film Pasquale mi suggerì di non andare da lui perché contrario al film e non voleva sporsi. La prima volta che sentii parlare di lui fu in Francia, mentre vedevo un programma tv e fui scosso nell’anima perché sono sempre stato affascinato dalla figura di San Francesco, per il rapporto che aveva con la natura, gli animali e i più bisognosi. Io sono stato “un ultimo”, uno di quegli accolti. Ho vissuto per strada ed essendo stato un povero, quando conobbi Biagio trovai in lui una sorta di alter-ego. Non sono cristiano, ma amo la natura e mi hanno sempre colpito quelle carezze ricevute da chi mi ha aiutato. Perciò, interpretare questa figura è stato piuttosto naturale”.
Andando un po’ più a fondo sulla figura del laico, il regista ha ammesso: “Biagio è un rivoluzionario vero. Mi ha insegnato che lo si è quando ci si mette in discussione. Il problema è che noi tutti abbiamo espulso la spiritualità, in favore della ricchezza, ma la spiritualità riguarda gli uomini e dobbiamo essere capaci di guardarci in modo nuovo. C’è bisogno di cercare la fede, che non è qualcosa di astratto ma di concreto. In Sicilia Biagio è molto conosciuto, è un uomo umile che non ama apparire ai giornalisti e dedica la sua vita a mille uomini della sua comunità. Ogni giorno accoglie quindici, venti persone”.
Il film prodotto da Arbash in coproduzione con Ali’Natura e con il contributo di Regione Sicilia – FilmCommission, del Mibact e della BCC del Nisseno, verrà distribuito in 500 sale dell’ACEC (Associazione Cattolica esercenti cinema) a partire da novembre e dal distributore internazionale di FANDANGO, ma ancora non si conosce il numero effettivo delle sale italiane.
24/10/2014, 16:06
Margherita Pucello