Note di regia di "Una Pallottola nel Cuore"
Quando sono stato incaricato di dirigere questa nuova serie per Rai1, come regista mi sono chiesto quale potesse essere lo stile narrativo migliore per coniugare la commedia con il poliziesco, e per raccontare nella maniera più naturale possibile le “indagini giornalistiche” del nostro protagonista, Bruno Palmieri, noto “cronista di nera”, alla soglia della pensione.
Un personaggio ironico, intuitivo, sagace, interpretato da un gigante della recitazione come Gigi Proietti, che si muove nella bellissima e caotica città di Roma a bordo della sua vecchia cabriolet degli anni ‘70, in omaggio al celebre personaggio del tenente Colombo.
Non trattandosi, però, di indagini poliziesche con una prevalenza di “action”, ma di inchieste giornalistiche sui dei vecchi omicidi rimasti irrisolti, dei “cold case” analizzati dal nostro protagonista sul piano psicologico e suggellati dal suo marchio ironico, la mia scelta di regia si è orientata per uno stile di ripresa classico, ma allo stesso tempo moderno e dinamico, con un uso della macchina da presa discreto, che non prevaricasse mai il racconto, per dare spazio alla recitazione degli attori, alle loro emozioni, quasi a rendere il mezzo di ripresa invisibile e far sentire lo spettatore dentro al racconto, come fosse lui stesso parte dell’indagine in corso.
Luca Manfredi