FESTIVAL DI ROMA 9 - La Chiusura di Ficarra e Picone
Salvo e Valentino, amici di vecchia data, rimasti disoccupati, si trasferiscono da Palermo nel piccolo comune siculo di Monteforte, paese natale di Valentino e della moglie di Salvo, Donatella (
Tiziana Lodato). Essendo abitato prevalentemente da anziani, i due siciliani escogitano un modo per sbarcare il lunario, ospitandoli tutti nella casa della madre di Donatella, dove Salvo si ritrova a vivere, in cambio della loro pensione. Il piano, inizialmente funzionante, si rivelerà fallimentare, a causa di plurimi incidenti di percorso.
Nel trasferire l’impronta comico-cabarettistica sul grande schermo, spesso si rischia di rendere monocorde quelle battute che, in televisione, seguono tempi e direzioni totalmente differenti e che, quindi, sortiscono un effetto completamente diverso. Questo è quello che accade con "
Andiamo a quel paese", quinto lavoro al cinema dei due comici siculi. Seppur pieno di battute e situazioni divertenti, queste appaiono forse troppo ridondanti, facendo ridere ma fino ad un certo punto. Ci troviamo di fronte a personaggi che, indirettamente e con ironia, lamentano la società italiana, ma non fanno nulla per cambiarla. Tutt'altro.
Tuttavia, a differenza delle commedie attuali a cui siamo esageratamente abituati, qui si affronta la questione delle cosiddette “pensioni d’oro” e, automaticamente, il fulcro accattivante non è più l’universo dei giovani, ma quello degli anziani. La precarietà del lavoro mancante è presente, ma affrontata in maniera delicata e indiretta, senza la pretesa di essere l’elemento prioritario. Scelta di sceneggiatura che costituisce, forse, l’aspetto più originale del film.
25/10/2014, 17:42
Margherita Pucello