Note di regia del documentario "Memorie - In Viaggio Verso Auschwitz"
Cercando di interpretare il pensiero del mio maestro Alberto Grifi, potrei dire che il film conta come processo di relazione umana messo in moto durante la sua realizzazione. In quest’ottica Memorie è un film terapeutico, personale. Scaturisce dal rapporto controverso e sofferto tra me e mio fratello e rappresenta una possibilità che mi sono dato per ritrovare un dialogo che manca da anni. Il linguaggio è scarno e minimale: durante le riprese ho lavorato istintivamente, senza curare le inquadrature, pensando solo a confrontarmi con mio fratello, attitudine che ha preso ancora più corpo durante il montaggio, in cui ho rifiutato ogni artificio.
Danilo Monte