Un Milione di Alberi Sacri e Nessun Dio
Sono quattro i cortometraggi di produzione locale che si contendono quest'anno il premio
Spazio Torino al TFF32, a cui si è aggiunto un evento speciale fuori concorso che ha aperto le proiezioni in sala.
UN MILIONE DI ALBERI SACRI E NESSUN DIO (fuori concorso)
"La classica rappresentazione di una performance artistica mi annoia, abbiamo voluto fare qualcosa di diverso": sono parole di
Marzia Migliora dette alla presentazione del corto girato da
Giuliano Girelli insieme a lei e
Franco Gabrielli, protagonisti di un momento artistico 'bucolico' organizzato nell'ambito dell'evento
Eco e Narciso a Stupinigi, in provincia di Torino, e oggi diventato un cortometraggio evocativo e coinvolgente. Un modo diverso di interagire con la performance, che potesse dare un valore aggiunto anche rispetto alla presenza dal vivo e che - senza alcun dubbio - non può annoiare nessuno.
IL FIUME DELL'ORCO
Se un fiume si chiama Orco non può essere per caso... sembra partire da questa idea la narrazione del cortometraggio di
Tommaso Donati, immagini rubate intorno alla vita del fiume, alla ricerca di un qualche mistero o di qualche disvelamento, o forse solo delle vite che intorno e 'dentro' quel fiume vivono. Con o senza orco.
MON BAISER DE CINEMA
Piccolo gioiellino quello co-diretto da
Gianluca Matarrese e Guillaume Lafond, esperimento (primo di una serie: ne hanno già girato un secondo e sono in progettazione per un lungo) realizzato insieme agli studenti di Lafond e incentrato sull'adolescenza. Un omaggio al cinema e all'innocenza, con un protagonista grande cinefilo che è all'ostinata ricerca di un primo bacio emozionante come "quelli del cinema".
Girato con ironia e con professionalità, ricco anche di estratti dal grande cinema classico (anche moderno, poteva mancare un bacio 'unico' come quello
in reverse del primo
Spiderman di Raimi?), con protagonisti credibili e simpatici, in un'atmosfera naif e tenera che emoziona.
LA NOTTE IN SOGNO
"Avevo da tempo un'immagine in mente che mi ossessionava, e ho provato a liberarmene facendo questo cortometraggio", ha dichiarato il regista
Carlo Cagnasso in fase di presentazione del suo lavoro, un'esperienza disturbante e volutamente ostica per lo spettatore.
Non tanto per le immagini (la fotografia - in bianco e nero - è curata da
Danilo Monte), quanto per il forte lavoro fatto sul suono e sulla musica di
Rob Easychord, che stordisce e sconvolge e scuote...
ULTIMO GIRO
Non sono nomi qualunque quelli di
Giuseppe Sansonna (regista) e di
Giorgio Colangeli (protagonista), e quindi inevitabilmente già in partenza "Ultimo giro" spicca sui suoi 'concorrenti', anche grazie allo splendido lavoro sulla fotografia di
Gughi Fassino, che ci propone una indimenticabile Torino in bianco e nero.
La storia viene dall'esperienza personale di Sansonna, personaggi unici incontrati da ragazzo nel negozio di barbiere dello zio, nel popolare quartiere di San Salvario: truffatori dall'animo nobile, persone ingenue facili da abbindolare, coscienze alla deriva, tentativi più o meno leciti di sbarcare il lunario.
24/11/2014, 12:18
Carlo Griseri