FdP 55 - "I Want to See the Manager", esaminando il futurò che verrà
La macchina da presa mostra i rifiuti che circondano una delle tante baraccopoli di Mumbai, e mentre un uomo presenta quella che potrebbe essere la realtà economica mondiale entro il 2050, senza mai fermarsi prosegue il suo movimento sinuoso verso l'alto, rivelando i numerosi grattacieli che stanno lì, proprio a due passi dalla povertà.
Ad Hannes Lang basta un solo piano sequenza per far catapultare completamente lo spettatore dentro al suo "
I Want to See the Manager", un viaggio attorno al mondo per scoprire quali paesi sono già pronti al salto nel futuro e quali ancora arrancano nel loro difficile presente.
Il lavoro di Lang mostra un mondo spaccato a metà, con situazioni di grande lavoro quotidiano come la "rituale" raccolta del litio in Bolivia o la frenetica iperproduttività della Cina, e altre di tentata sopravvivenza incarnata perfettamente dal centurione romano che elemosina qualche spicciolo ai turisti di Pompei, simbolo di decadenza di un'Italia arroccata nel suo passato e pronta ad affrontare la battaglia per il proprio futuro con armi di cartapesta.
Con uno stile narrativo forse eccessivamente lento e privo di ritmo, ma con una sorprendente cura fotografica, "I Want to See the Manager" risulta un'attenta riflessione sul destino di un Pianeta che al termine dell'ennesima crisi finanziaria globale si ritroverà davanti una geografia econimica completamente ribaltata, e in cui anche i concetti di vita e morte saranno rimessi in discussione.
01/12/2014, 19:14
Antonio Capellupo