FdP 55 - "L'Albero di Trasmissione": Tre genenezioni
a confronto con la modernità
Cos'è "
L'Albero di Trasmissione" raccontato nell'omonimo documentario da
Fabrizio Bellomo? Non è una parte del motore della Lamborghini, come descritto da uno dei protagonisti dell'opera, ma le tre generazioni di una famiglia, che si trasmettono il senso di appartenenza ad una comunità ristretta tramite le pratiche di un lavoro molto particolare che rende animata la materia inanimata.
Protagonista del documentario è la famiglia Ciliberti del quartiere di San Cataldo a Bari. In un "giardino delle meraviglie", chiuso all'interno della zona, vivono tre generazioni: quella dei nonni, dei genitori e dei figli. Il "giardino" è popolato da un ammasso di oggetti e ferraglie di qualsiasi genere, la materia inanimata a cui viene data vita. Macchinari di qualsiasi genere e tipo sono state assemblate dai Ciliberti, che da modelli "inventori" hanno creato nel tempo delle vere e proprie opere d'arte. Nel loro laboratorio prende vita anche l'utopia della realizzazione di una macchina fatta in "casa", dove il nonno ha perso giorni e notti ad assemblarla, a darle una forma, una vita. Un oggetto ai tempi valutato quaranta milioni di lire.
Il paradosso più grande raccontato nel documentario di Bellomo è quello tra la voglia di cimentarsi con la modernità di un nucleo famigliare arcaico, ancorato alle tradizioni, che vive quasi in isolamento nel proprio "giardino delle invenzioni", dove la lingua usata è ancora quella "diallettale", dove sopravvive una gerarchia patriarcale. Tutto ruota attorno alla loro "utopia" di vita, in un tempo ed in un luogo indeterminato, lontano dalla città, lontano da tutto ciò che li circonda, ma nel loro "piccolo" specchio del mondo stesso.
04/12/2014, 21:45
Simone Pinchiorri