CENERENTOLA - Carlo Verdone torna all'Opera
Dopo
Il Barbiere di Siviglia del 1992,
Carlo Verdone torna a dirigere un'opera lirica. Per Natale arriva
"Cenerentola" di
Gioachino Rossini, in una versione che è un ibrido tra cinema, teatro e televisione.
Del cinema c'è la mano del regista che ha scelto di stringere i campi delle inquadrature sugli attori, di inserire dei raccordi di animazione ma anche di muovere la macchina da presa senza rispettare la staticità del pubblico operistico. Del teatro si percepisce spesso l'assenza della quarta parete, con gli attori schierati a favore di platea e le posizioni degli stessi sul palco non realistiche con sussurri e pensieri che finiscono per avere lo stesso volume dei dialoghi. Della tv, questa Cenerentola, ha i colori ricchi e le luci brillanti, e una direzione in diretta delle camere che spesso fa fatica a seguire il centro dell'azione o del brano cantato.
Due ore di durata per un'esperienza che risulta positiva, anche perché assistere alla lirica è sempre più difficile e costoso, mentre l'operazione prodotta da
Andrea Andermann verrà distribuita a prezzo di sala cinematografica il 23 dicembre in 200 schermi.
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Cenerentola" è una scelta coraggiosa, non essendo tra le più popolari opere di Rossini, ma riuscita per la qualità del prodotto e per la funzione di diffusione di un'arte che sembra sempre più ignorata e in difficoltà.
21/12/2014, 10:00
Stefano Amadio