CINETICA - Tre documentari sull'abitare da lunedì 2 marzo a Torino
La programmazione di
CINETICA prosegue nel mese di marzo a Torino proponendo tre film documentari che in differenti contesti socio-culturali hanno trattato la tematica dell'abitare. Si partirà dalla San Pietroburgo di
The Age of Kommunalki, in anteprima torinese,
lunedì 2 marzo alle ore 21,00 al CineTeatro Baretti che ci restituisce la grande esperienza di co-housing promossa dall'Unione Sovietica e che resiste tutt'ora nel far convivere insieme persone di età, formazione e stati sociali diversi; il film sarà accompagnato dagli autori Francesco Crivaro e Elena Alexandrova e da Anna Roberti dell’Associazione culturale Russkij Mir di Torino.
Mercoledì 4 marzo alle ore 21,00 al Cecchi Point sarà proiettato Il vortice fuori che ci accompagnerà in Valle Camonica attraverso la figura di Claudio Beltramelli che ha deciso di vivere pienamente la propria vita seguendo un percorso ispirato degli esempi quotidiani e ai tempi della natura; interviene il co-regista Andrea Grasselli.
Il ciclo si concluderà
venerdì 6 marzo alle ore 21,00 presso la Sala Gabriella Poli del Centro Studi Sereno Regis con Hobohemia che racconta la storia e il presente della realtà sociale degli Hobo, popolo senza nazionalità né frontiere, prodotto della rapida espansione economica.
CINETICA è un progetto nato con lo scopo di diffondere il cinema documentario di qualità, rendendolo sempre più vicino e a disposizione del pubblico cinematografico e della cittadinanza. Il CineTeatro Baretti, il Cecchi Point e la Sala Gabriella Poli del Centro Studi Sereno Regis, contesti culturali da tempo dedicati alla promozione del cinema indipendente, uniscono le loro idee e forze per raggiungere le sinergie derivanti da una collaborazione sostenibile per una distribuzione diffusa del cinema del reale a Torino. Il lavoro di rete consente prezzi vantaggiosi nei confronti delle produzioni ospitate e permette contestualmente di mantenere biglietti accessibili a tutti. I promotori credono nell'attenzione e nella disponibilità da parte del pubblico torinese ad accogliere questo progetto e fare passaparola perché da sempre è lo strumento più valido per far conoscere opere giovani, indipendenti e creative che, per problemi legati alla distribuzione, hanno poca visibilità.
26/02/2015, 11:32