BIF&ST 6 - "Altamente", il fascino del rito popolare
Nato come film su commissione, il documentario "
Altamente" poteva essere un compitino ma fortunatamente non lo è. L’autore,
Gianni De Blasi, alle spalle videoclip, spot ma anche backstage di film mainstream, è infatti stato ingaggiato dal comitato del
Festival della Fòcara di Novoli (LE) per raccontare tramite le immagini cosa sia questa festa ma soprattutto cosa rappresenti per chi la organizza e la vive.
Con premesse come queste, l’obiettivo poteva essere facilmente mancato. De Blasi invece riesce brillantemente nell’intento conducendo lo spettatore in modo graduale dentro i preparativi dell’allestimento di una gigantesca pira, la Fòcara appunto, evento centrale dei festeggiamenti per Sant’Antonio Abbate, patrono del paese, che viene allestita, data alle fiamme e lasciata bruciare per giorni.
Mentre il falò prende vita, Novoli ospita intellettuali e gruppi musicali internazionali che animano la parte ludica e non legata alla religione di questo evento. Sacro e profano si mescolano sapientemente lasciando qua e là spazio a squarci di quotidianità vera e propria tesi verso un unico scopo, allestire la Fòcara. La macchina da presa pedina i membri del comitato per i festeggiamenti svelando la preparazione del tutto: i rami di vite tagliati che diventano le fascine con cui la Fòcara sarà costruita, il progetto della forma della pira curato da un artista giapponese, la raccolta casa per casa dei fondi per la festa, la presentazione alla stampa dell’evento, i dialoghi con il parroco del paese.
Lo sguardo degli spettatori coincide sempre di più con quello degli uomini che preparano la festa, facendoci sfiorare l’emozione che sta dietro a un rito le cui origini si perdono probabilmente nella notte dei tempi. Arte partecipativa di massa, religiosità più vicina alla scaramanzia che alla fede, vivere in comunità, sono solo alcuni dei temi affrontati dal regista nel film che vengono anche analizzati nella seconda parte del documentario.
Un compito che spetta ad
Emir Kusturica che chiamato al festival per tenere una lectio magistralis, è allo stesso tempo guida e elemento estraneo rispetto alla Fòcara. Il regista jugoslavo si lancia in analisi filosofiche sul significato generale di questo evento: carismatico, accentratore, sopra le righe, il documentario sembra rallentare con il suo ingresso in scena, quasi la sua fosse una presenza troppo ingombrante. Fortunatamente
De Blasi aggiusta il tiro con un finale che riequilibra l’opera riconducendo l’obiettivo della macchina da presa verso l’alta cima, orami in fumo, della Fòcara.
"
Altamente" è un documentario pregevole che ha il merito di riportarci o, a seconda dei casi, di far riscoprire il lato più italiano di tutti, quello delle tradizioni legate alla terra e del loro fascino. Anni fa gli stessi temi furono riportati al centro del dibattito da un film come Le quattro volte di
Michelangelo Frammartino, ma in quel caso il registro era più aulico, più filosofico. "
Altamente" ha invece il gran pregio di presentare vari piani di lettura, nessuno dei quali ostico, rispetto al soggetto.
30/03/2015, 18:20
Valentina Neri