A DARK ROME - Il vizio e l'ambizione
Una Roma cupa e misteriosa è quella dove
Andrés Rafael Zabala ambienta il suo "
A Dark Rome", andando a seguire e a scoprire cosa c'è dietro la facciata di tanta parte della città.
Cosa fanno i preti che incontriamo durante una passeggiata per il centro quando scompaiono dalla nostra vista? Di sicuro il film di Zabala entra nel buio di ciò che non a tutti è permesso vedere e il genere noir sembra quello adatto per spingere il racconto lungo il suo corso.
Personaggi e situazioni di una Roma misteriosa, sporca nelle intenzioni e nelle soluzioni, capace di traviare anche gli stranieri giunti con le migliori intenzioni. Il mondo dell'arte, nel quale sembra facile accedere ma sarà difficilissimo andare avanti, è così luccicante e ambìto da indurre senza sforzi chiunque nei peggiori errori, commessi i quali è impossibile trovare la via d'uscita e la salvezza.
Andrés Zabala, all'esordio cinematografico, ha diretto molti programmi televisivi ed è docente della Rome University of Fine Arts; con un pugno di professionisti e un nutrito gruppo di studenti della scuola è riuscito a produrre questo piccolo film, interessante sia per il risultato sia per l'esposizione chiara delle intenzioni. Nessuna presunzione di grandezza nella scrittura e nella realizzazione, ma un utilizzo delle risorse accorto e funzionale.
Malgrado qualche limite nelle interpretazioni di attrici e attori italiani, palesemente in situazione di inferiorità rispetto ai naturalissimi colleghi britannici presenti nel cast, il film è uno spicchio originale nel ripetitivo panorama del nostro cinema, anche indipendente.
07/05/2015, 18:11
Stefano Amadio