Note di regia del documentario "L'Isola che c'era"
Presidente del Circolo del Cinema di Adria e senatore del PCI, è stato Vittorio Sega - più di un anno fa - a ricordarmi del 60esimo anniversario di “Scano Boa”, primo tentativo di Renato Dall’Ara dietro la macchina da presa. Nell'aprile 2013 Rovigo respirava il clima della perdita del 91enne Giancarlo Morelli, parlamentare e sindaco comunista durante l’alluvione del ’51. Il funerale si rivelò evento coincidenziale, capace di riportare a Rovigo il fratello Lamberto, salito da Roma dove vive da più di 40 anni. Lamberto Morelli è l’unico sopravvissuto del gruppo di amici e compagni che nel 1954, sulla scia dell’entusiasmo di Renato Dall’Ara, realizzarono quella che è da ritenersi una sorta de “La Sortie de l'usine Lumière” polesana. Il girato del 1954 e le riflessioni odierne di Lamberto Morelli sul sedimento storico degli ultimi 60 anni trovano uno spazio di confronto nelle immagini attuali di Scano Boa, isola disabitata in balia delle mareggiate, terra ai margini anche temporali, dove tutto sembra già accaduto e dove tutto sembra contemporaneamente ancora possibile.
Alberto Gambato09/05/2015, 11:33