Le "Baby Squillo" di Alberto De Venezia
Nel periodo invernale, andrà in onda una serie di 10 puntate per il web, prodotta dalla Ipnotica Produzioni, dal titolo “
Baby Squillo” per la regia di
Alberto De Venezia, già autore del discusso film “Io e Morto”, che ha partecipato all’ultima edizione della 71 Mostra del Cinema di Venezia e al Festival di San Paolo in Brasile.
La serie, ideata e scritta da
Eléna Matera e
Gianluca Bonucci, nasce dagli accadimenti dei fatti di cronaca sul giro di prostituzione di adolescenti tramite l’utilizzo del web, affrontandone l’uso improprio di questo mezzo, arrivando a mercificare il loro corpo, fino a perdere l’anima e il rispetto per loro stessi, magari solo per comprarsi un cellulare o per stare alla moda.
Il taglio che vuole dare l’autore sarà quello un po’ psicdelico e pulp, dove lo sguardo rimane crudo ad osservare, attraverso l’obiettivo, le scene che non daranno adito a interpretazioni o ambiguità, quasi come se fosse un documentario sulla vita di Alessia, la protagonista che farà da filo conduttore a tutti gli episodi. Soprattutto metterà in risalto quanto lei sarà preda, in balia di un mondo di adulti che la sfrutteranno e la ricatteranno per ottenere cio che li soddisfa di più.
La drammaticità del tema farà riflettere su quanto oggi i giovani siano esposti a molti pericoli, non avendo più filtri come accadeva prima dell’era di internet e dei cellulari. Si ha accesso a tutta una serie di opzioni difficili da gestire e controllare, e alcuni paesi nel mondo danno ancora la possibilità di aprire siti, aggirando le leggi statali e facendo in modo di non essere rintracciabili. Inoltre la cosa che fa più paura e che a qualsiasi adolescente può capitare di cadere in questa rete, per ottenere soldi facili, non rendendosi conto di tutti i danni fisici, psicologici e morali che si procurerà.
Come è gia accaduto nel cinema ci sono stati altri film che hanno affrontato l’argomento, dallo scandaloso film di Francois Ozon “Giovane e bella”, “Elles” di Malgorzata Szumowska a quello di Mirca Viola “Cam Girl”, andando a ritroso alla “Lolita” di Stanley Kubrik, e come spesso accade, darà sicuramente adito a dibattiti su quest’argomento molto difficile da affrontare, proprio come lo è la complessità umana.
08/06/2015, 16:05