I vincitori della nona edizione del Festival
"C'è un Tempo per l'Integrazione"
Primo Premio
GAIWAN di Elia Moutamid
Motivazione: Per aver saputo esprimere in maniera...”lapidaria” che l'integrazione avviene quando: tutti gli attori si mettono in gioco scavalcando la propria linea di confine, quando le persone di sentono integre e non giudicate rispetto alle proprie tradizioni e usanze, quando ce se ne prende cura e non lo si considera solo come un vocabolo scolpito nel marmo ma poi lasciato sbiadire, quando non si pensa ad un finale già scritto. L'integrazione può avvenire anche quando i titoli di coda sono già passati.
Premio alla memoria di Saad Zaghloul
LATO PROIBITO di Marco Rota
Motivazione: Per aver costruito una sceneggiatura che pur appoggiandosi su vissuti di rabbia e distanza, accompagna i protagonisti e lo spettatore dal campo aperto del puro conflitto verso un viale comune da percorrere insieme, trasmettendo così un messaggio di speranza per le nuove generazioni e mettendo in evidenza la capacità dei giovani (apprezzabile il ruolo svolto dai
personaggi femminili) di dialogo-confronto e di accettazione delle diversità.
Premio Targa L'Eco di Bergamo
VIVO E VENETO di Francesco Bono e Alessandro Pittoni
Motivazione: Rappresenta la realtà attraverso un punto di vista comico; centra in pieno la situazione di oggi, rappresentando le incomprensioni e gli equivoci tra due culture differenti; buona la scelta di realizzazione del corto in bianco e nero.
15/06/2015, 08:43
Simone Pinchiorri