!Xš‚‰

Note di regia del film-tv "Anna e Yusef"


Note di regia del film-tv
Un mondo dove le diverse culture si possano incontrare e dove le differenze creino valori, e non conflitti”.
Queste sono le ultime frasi nella fiction dette dal nostro protagonista e questo per me è il tema di questa miniserie a cui io tengo molto e a cui noi tutti, che ci abbiamo lavorato, abbiamo dato tantissimo. La storia è nata da un’idea della produttrice, Paola Lucisano, quando, guardando al telegiornale un servizio sugli sbarchi dei tunisini a Lampedusa, durante la rivoluzione dei gelsomini del 2011, vide che insieme ai profughi magrebini e africani sbarcò anche una ragazza bionda con sua figlia.
Da quello spunto è partita la lunga gestazione di un’attenta scrittura con un ampio team di sceneggiatori e con il sostegno della struttura di Rai Fiction.
È una storia ancora molto attuale, che mi ha molto coinvolto e a cui ho partecipato sin dall’inizio cercando di aggiungere le mie esperienze come viaggiatrice di molti paesi arabi del Mediterraneo e quindi con la conoscenza della loro cultura e costumi.
È una miniserie originale che, raccontando l’amore tra una giovane italiana e un giovane arabo di nazionalità tunisina, ci fa vivere il fascino e le difficoltà di venire da due mondi diversi. Una coppia, Anna e Yusef, che prima in Italia e poi in Tunisia dovrà affrontare e superare pregiudizi e difficoltà delle due differenti culture, cercando di integrarsi, senza però perdere se stessi e i valori su cui basa il loro rapporto.
Attraverso la storia d’amore tra Anna e Yusef si vivono in alternanza emozioni solari e drammatiche, dove l’amore cercherà di prevalere su ogni conflitto. È diventata una storia, che sotto certi aspetti racconta un Romeo e Giulietta ai giorni nostri.
La trama drammatica mi ha dato la possibilità di poter raccontare una realtà di forte attualità tra il caporalato nei campi di pomodori, le manifestazioni in strada a Tunisi durante la primavera araba e mostrare cosa succede in mezzo al mare su un barcone colmo di profughi in attesa dei soccorsi dove troveremo imbarcata anche la nostra Anna.
Vanessa Incontrada e Adel Bencherif, i due protagonisti, hanno saputo darsi e confrontarsi intensamente interpretando le scene di questa miniserie. Hanno avuto una forte identificazione nei loro ruoli, molto probabilmente perché anche nella vita appartengono a due culture diverse: lei italiana, con origini spagnole, lui algerino cresciuto in Francia e questo ha reso ancora più credibile la forza delle loro emozioni.
Il film è ambientato e girato a Trento, a Castel Volturno e a Tunisi. Nella parte ambientata a Trento ho avuto modo di lavorare con numerosi attori italiani e ognuno come in un puzzle, con il proprio personaggio mi ha a aiutato a dare intensità a questo mondo che volevo raccontare. Tra questi voglio menzionare Gioele Dix perché mi ha sorpreso per il forte calore umano che ha trasmesso con il suo personaggio, Borghetti.
Con la produzione IIF ci siamo affidati a collaboratori artistici di alto livello, con i quali già nel passato ho potuto realizzare prodotti di qualità, come Alessandro Pesci direttore della fotografia, Stefano Giambanco scenografo, Claudio Cordaro costumista, Ugo De Rossi montatore e Fabrizio Bondi per le musiche. Nella parte ambientata in Tunisia abbiamo lavorato con un’integrazione di troupe tunisina e gli attori, a parte i nostri due protagonisti e la loro figlia Nadira, interpretata da Elettra Rossiello, erano giustamente tutti attori tunisini.
Un grande lavoro è stato fatto nel doppiaggio in italiano di Adel Bencherif e così con gli altri attori tunisini, perché assolutamente non volevo che venisse persa la forza e la verità interpretativa di questi attori.

Cinzia TH Torrini