Note:
Prima parte
Anna e Yusef, lei italiana, lui tunisino, sono una coppia felice, saldata dalla presenza della loro bambina Nadira. Anna è una fisioterapista con un breve matrimonio fallito alle spalle e tanta fiducia nel suo rapporto con Yusef, per il quale combatte quotidianamente pregiudizi di familiari e conoscenti.
Yusef ha lasciato il suo Pese per studiare Ingegneria in Italia e ha rotto con i suoi familiari da quando il padre Samir, non condividendo le sue scelte personali e professionali, gli ha tagliato ogni aiuto. Nonostante tutto Yusef si è laureato e si profila per lui un brillante percorso nell’azienda dell’ Ing. Borghetti.
Proprio all’indomani della festa di laurea, per un banale incidente, Yusef si ritrova in Questura e, in seguito a una verifica, viene sospettato di associazione di stampo mafioso. Da questo momento ha soltanto quindici giorni per evitare il provvedimento di espulsione che determinerebbe il suo rimpatrio. Il sogno di una vita serena, dopo tanti anni di sacrifici, s’interrompe bruscamente.
Sospeso dal lavoro e convinto di essere incappato in uno scambio di persona, con l’aiuto di Anna, che resta al suo fianco con amore e fiducia nella sua innocenza, Yusef decide di rintracciare il suo omonimo, sicuro che l’equivoco possa essere sciolto risalendo alle prime frequentazioni al suo arrivo in Italia.
La ricerca disperata del sosia spinge Anna e Yusef fino a Castel Volturno, dove l’impatto con la cittadina campana è profondo e scioccante. Yusef, infatti, durante la ricerca del suo omonimo è costretto a scendere nell’inferno del mondo dell’immigrazione clandestina. Della persona che stanno cercando non trovano traccia, ma l’incontro con Yasmine, amica comune e coinvolta nella trappola tesa a Yusef, dimostra l’esattezza della loro teoria. È però impossibile utilizzare la sua confessione se non convincendola a testimoniare in tribunale. E, dopo una falsa promessa, Yasmine non si presenterà vanificando la risoluzione positiva della vicenda. Assistito dall’avvocatessa Gabi, amica di famiglia di Anna, Yusef presenta il ricorso, ma come era prevedibile, lo perde. Si profilano perciò le sue ultime ore in Italia. E l’addio, pieno di angoscia e frustrazione, non può essere che straziante.
Seconda parte
Il rimpatrio di Yusef è segnato dall’accoglienza della famiglia, gioiosa ma non priva di zone d’ombra. Il padre Samir spinge per un rientro del figlio nell’azienda di famiglia. La madre Aziza spera che il suo ritorno sia definitivo. Yusef, invece, confida in una rapida soluzione del suo caso, avendo scoperto tramite l’amico Chadi, agente dei servizi segreti locali, che il suo omonimo è rimpatriato.
In Italia, intanto, Anna scopre che il marito di Chiara, sua migliore amica e vicina di casa, è l’autore della denuncia anonima che ha fatto partire la caccia allo straniero. Nell’acuirsi dei contrasti, decide di ricongiungersi a Yusef. L’arrivo di Anna e Nadira rompe un equilibrio già delicato. Le sorelle di Yusef, Aicha e Fatma, le accolgono con sincera gioia, mentre Samir e Aziza si mostrano freddi. Ad aggravare la situazione contribuiscono le tensioni dell’incipiente ‘primavera araba’. Recatasi in centro nonostante il parere contrario dei genitori di Yusef,
Anna si trova coinvolta in una guerriglia urbana dove perde Nadira. Mentre la donna si aggira disperata in cerca della figlia, la bambina viene soccorsa da una giovane ivoriana di nome Karima cui Anna manifesta tutta la sua riconoscenza.
La pressione cui è sottoposta spinge Anna a normalizzare la sua presenza in casa. Decide quindi che lei e Yusef si sposeranno lì, con rito civile. Una scelta che, però, provocherà ulteriori malumori: l’idea di un matrimonio non religioso in casa di Aziza e Samir non è nemmeno immaginabile.
Yusef, intanto, grazie al contatto con un imprenditore italiano riceve una proposta di collaborazione. Ma Samir convince l’imprenditore a ritirare la sua offerta. Questa volta lo scontro tra padre e figlio è inevitabile e al culmine del litigio Samir ha un malore. Prima di essere portato in terapia intensiva, l’uomo riesce a strappare al figlio la promessa di occuparsi della famiglia e dell’azienda. Questa volta Yusef non può tirarsi indietro. Anna, che non ha mai smesso di cercarla, ritrova Karima in attesa di imbarcarsi su una carretta del mare per raggiungere l’Italia. Trovando lei, Anna scopre che dietro il traffico di immigrati c’è Habib, novello sposo di Fatma. Affrontato da Yusef, Habib rivela di agire per conto di Samir.
Intanto, Chadi informa Yusef di aver trovato le prove che lo scagioneranno, ma durante il viaggio per recuperarle, la rivoluzione deflagra. Yusef, impossibilitato a comunicare con i suoi, viene dato per morto. La sua famiglia, considerata vicina al regime, viene presa di mira. Per Anna e Nadira non rimane che rientrare in Italia. Il paese è nel caos e le vie di comunicazione interrotte. Chiusa in un vicolo cieco, Anna prende quella che appare come l’ultima possibile scelta: ritrovare Karima e imbarcarsi con lei su un barcone diretto in Italia.