Ottobre ricco di appuntamenti al Piccolo Cinema di Torino
Autunno caldo al
Piccolo Cinema di Torino, che riprende le sue attività dopo la pausa estiva nella sede di via Cavagnolo 7.
Martedì 6 alle ore 21.00 inaugurazione del nuovo anno del triciclo QUE VIVA MEXICO! con "
Viva Zapata!" di Elia Kazan, USA, 1952, 113'.
Città del Messico 1909. Dal libro di Steinbeck, vita del rivoluzionario messicano Emiliano Zapata e della sua lotta contro il dittatore Porfirio Diaz per i diritti dei contadini oppressi dai grandi proprietari terrieri. Premio a Cannes per la Miglior interpretazione maschile a Marlon Brando, Oscar per il Miglior attore non protagonista a Anthony Quinn.
Giovedì 8 alle ore 21.00 primo appuntamento nell'ambito di
Cinemambiente con "
Varvilla" di Valerio Gnesini, Italia, 2014, 75'.
La storia della cooperativa “La Valle dei Cavalieri” di Succiso, a due ore di distanza da Reggio Emilia e a mille metri d'altezza. Un esempio unico in Italia di cooperativa di comunità, utile per impedire lo spopolamento dei piccoli paesi.
Venerdì 9 alle ore 21.00 "
Enchikunye//Coming Back Home" di Sandro Bozzolo, Italia, 2015, 39'.
Cosa unisce Leah, ventiseienne Maasai e Silvia, bergera della Valle Meris? Due universi apparentemente lontani ma incredibilmente vicini. Saranno presenti il regista e il produttore Max Chicco.
A seguire "
Terra in mano" di Michele Paladin, Italia, 2015, 29'.
Montichiari, paese della Pianura Padana, negli ultimi anni ha assistito ad una lenta trasformazione. Oggi qual è la situazione dell'agricoltura? Da quali realtà viene minacciata?
Sabato 10, sempre alle ore 21.00, tocca a "
I Want to See the Manager" di Hannes Lang, Italia - Germania, 2014, 93'.
Alla luce delle trasformazioni in corso nella struttura del potere globale, le connessioni dell'ascesa e del declino economico in sette episodi paradigmatici: India, Bolivia, Cina, Stati Uniti, Italia, Thailandia, Venezuela.
Martedì 13, sempre alle ore 21.00, inizierà il
Triciclo Animazione con "
Renaissance" di Christian Volckman, Francia, 2006, 105'.
Parigi, 2054. Ilona Tasuiev, scienziata della mega-ditta Avalon, viene rapita e il controverso detective Barthélémy Karas viene incaricato di ritrovarla il più presto possibile. Ma qualcosa non quadra. Karas sembra non essere il solo a cercarla e scopre che la scienziata possiede un segreto vitale per la razza umana: "the renaissance protocol".
Martedì 20 parte l'atteso
Triciclo Alberto Grifi.
"Festival del proletariato giovanile a Parco Lambro" di Alberto Grifi, Italia, 1976, 58'
Estratto dalle 27 ore di registrazioni e 3 ore di 16mm realizzate durante il Festival del proletariato giovanile svoltosi al Parco Lambro di Milano nel giugno del 1976, organizzato dalla rivista "Re Nudo". Inizialmente finanziato dagli organizzatori che puntavano a realizzare un film-concerto, il film registra la contestazione da parte dei giovani proletari degli spettacoli musicali e di tutte le merci che gli organizzatori contavano di vendere, panini, birra, libri e dischi "di sinistra".
"Komak" di Danilo Monte e Zucco, Italia, 2002, 30'
Uno scienziato e un ingegnere inventano una macchina che visualizza le immagini mentali sotto l'effetto di ketamina. Alberto Grifi decide di riprendere l'esperimento. Una docu-fiction cyberpunk tra rave e fantascienza.
Venerdì 23 alle ore 10.00 appuntamento nel programma di Crocevia di sguardi.
Il racconto e l’impegno civile. Workshop con Angelo Loy
Come si costruisce un percorso partecipato con il video? Quale è il rapporto tra documentazione, ricerca estetica e intervento sociale? Intorno a queste domande Angelo Loy si confronterà con studenti e appassionati ricostruendo un lungo percorso che lo ha portato dal lavoro con i ragazzi di strada a Nairobi, in Kenya, ai suoi più recenti progetti sulle realtà dell’immigrazione in Italia.
Infine, martedì 27 alle ore 21.00 per
Moving TFF proiezione di "
Sanperé" di Francesca Frigo, 2013, 70'.
Un anno nel centro di accoglienza di Caramagna, in Piemonte, dove risiedono il giovane ivoriano Diarra e i suoi compagni di sventura arrivati dalla Libia in attesa di ricevere il permesso di soggiorno e la risposta alla domanda di asilo politico. C’è chi è in fuga dalla guerra, chi è in cerca di un nuovo futuro per il quale ha pagato una grossa somma. Nel vuoto delle giornate, tante parole, tanti confronti, l’incombere della chiusura del centro… Fino a quando non finisce la cosiddetta «emergenza Nordafrica», che li ha visti protagonisti involontari per quasi due anni, e Diarra e gli altri sono costretti a riprendere il loro cammino, ciascuno per sé verso un diverso destino. Sarà presente l'autrice Francesca Frigo.
L'ingresso è sempre gratuito.01/10/2015, 09:48