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NAPOLI FILM FESTIVAL - Francesco Munzi e le sue Anime Nere


Due incontri con il pubblico di Napoli per commentare il film più riuscito della passata stagione. L'incontro con la Calabria e i prossimi progetti.


NAPOLI FILM FESTIVAL - Francesco Munzi e le sue Anime Nere
Francesco Munzi al Napoli Film festival
Napoli ottobre 2015, dopo oltre un anno Francesco Munzi è ancora in giro con il suo film "Anime Nere", che da Venezia 2014 in poi ha riscosso un enorme successo partecipando a oltre 100 Festival in tutto il mondo e facendo incetta di premi, dal Pasinetti ai David dai Nastri d'Argento fino ai Ciak d'Oro.

A Napoli Munzi ha incontrato sia il pubblico di studenti dopo la proiezione del mattino sia il pubblico della serale, partendo da lontano per raccontare il percorso creativo ma anche il suo rapporto con una regione poco frequentata dal cinema.

Com'è stato l'incontro con la Calabria e i suoi abitanti?

"Sin dai primi sopralluoghi, la sensazione che avevo era la voglia di rivendicare di essere qualcosa di diverso dall'Italia, notavo un sentimento trasversale, un rapporto ancora non risolto. Per fortuna l'autore del libro da cui è tratto il film mi accompagno ad Africo, dov'è ambientato, e in questi paese diviso in due, la collaborazione della gente mi ha dato una grossa mano alla riuscita del film. Ho deciso subito di coinvolgere gli abitanti sia per l'atmosfera sia per la lingua che era fondamentale per riportare questo stato di distanza dall'Italia e per dare il senso che poi vediamo nel film. Raccontavamo cose non belle del posto, però siamo riusciti a fare un film con questa popolazione; lavoravamo con tutti per una grande recita, una finzione che assomigliava a storie vere e accadute. Lì si sono liberate delle energie e tutti volevano esserci. La comunità si è sentita coinvolta nel fare qualcosa di costruttivo, per loro è stato molto bello".

Com'è stato accolto il film nei tanti luoghi dove è stato proiettato in Calabria?

"Non sempre allo stesso modo. Di certo era qualcosa che gli apparteneva e le arene o i cinema erano sempre pienissimi come se stessero veramente vedendo compiuto un racconto della situazione e per la prima volta sullo schermo. In alcuni paesi e in qualche scuola, nella scena della donna anziana che sputa al carabiniere, è partito l'applauso... lo stato è considerato qualcosa di lontano, con la polizia che spesso viene vista come complice della malavita".

Anime Nere ha tutte le potenzialità per diventare una saga televisiva di grande impatto. Ci hai pensato?

"Già all'inizio, con gli sceneggiatori, pensavamo di stare facendo qualcosa che poteva essere ideale per una serie tv. Poi anche dopo ne abbiamo parlato e ne stiamo parlando ancora, ma il mio dubbio è che una serie ti assorbe al 100% per molto tempo allontanandoti dal cinema, che io voglio continuare a fare. Forse un ruolo di coordinamento creativo sarebbe per me più adeguato..."

E per il cinema cosa stai preparando?

"Ho qualcosa ma non posso parlarne. Posso solo dire che io sono lento nel realizzare i miei progetti. Per Anime Nere ci ho messo molti anni ma non a causa mia ma per problemi legati alla produzione. Adesso mi prendo il mio tempo per il prossimo film".

04/10/2015, 10:49

Stefano Amadio