MEMORIE, IN VIAGGIO VERSO AUSCHWITZ - Intervista a Danilo Monte
Dopo una decina di festival in giro per l'Italia nell'ultimo anno, grazie al lavoro di
Lab80 dal 21 ottobre sarà in distribuzione uno dei più interessanti documentari italiani dell'ultima annata,
"Memorie - In viaggio verso Auschwitz" di Danilo Monte.
Abbiamo colto l'occasione per intervistare il regista alla vigilia del tour di proiezioni.
Sono state pubblicate le prime date del tour.
Sì, inizieremo
mercoledì 21 ottobre da Bergamo, dall'Auditorium di piazza della Libertà, la "casa" di Lab80.
Giovedì 22 saremo invece
a Milano, al cinema Beltrade: sarà un evento speciale, una serata organizzata in collaborazione con
Movieday, per cui è già possibile acquistare il biglietto tramite la pagina dedicata del loro sito.
Poi
torneremo a Torino, dove tutto è cominciato circa un anno fa: due le serate confermate,
il 9 e l'11 novembre al cineteatro Baretti e al Cecchi Point, esordio stagionale per la rassegna Cinetica.
Siamo ancora in trattative con molte città per nuove date, ma possiamo già anticipare che a metà novembre saremo a Roma per la rassegna
Visioni Fuori Raccordo.
E per restare aggiornati, abbiamo una
pagina Facebook dedicata al documentario.
Un viaggio che ti appresti a fare insieme al protagonista del tuo lavoro, tuo fratello.
Certo, saremo entrambi sempre presenti alle proiezioni.
In questi mesi andare insieme in giro per l'Italia ad affrontare il pubblico e le interviste, visto il tema del nostro lavoro, è stato importante.
Tra le tante esperienze fatte mi ha colpito molto a Roma, al festival Lo Spiraglio che abbiamo anche vinto: in giuria c'erano psicologi che hanno trovato davvero interessante il documentario, lo hanno visto come uno strumento anche di riflessione sui loro temi, il disagio e le relazioni familiari difficili.
La gente si stringe sempre attorno a noi, ci incoraggia, ci fa i complimenti per il coraggio: "Memorie" ti resta
appiccicato addosso quando lo vedi.
Un documentario che non lascia indifferenti.
In questi mesi ho capito quanto sia un peccato che sia difficile da trovare: chi lo vede, lo scopre e poi ne parla!
Una riflessione che sto facendo in questo periodo è proprio sul paradosso della distribuzione italiana: è un documentario difficile, anche estremo per molti versi, ma ha un pubblico, anche di non addetti ai lavori, di persone che non sanno niente di cinema.
Basterebbe che chi si occupa di distribuire il cinema riuscisse a farlo vedere: avrebbe un pubblico, ci sarebbe modo anche per guadagnarci!
Il contesto però è troppo miope, i documentari italiani sono un fenomeno unico, che sta parlando dei nostri tempi come la finzione non riesce a fare. È il nuovo neorealismo italiano, ma non viene considerato a quel livello.
Ultimo dettaglio, da non dimenticare.
Sì, il 21 ottobre parte anche la distribuzione con
Distribuzioni dal Basso, per la visione on line o o con la possibilità di comprare il dvd.
LA RECENSIONE DAL TORINO FILM FESTIVAL 32
LA VIDEO-INTERVISTA A DANILO MONTE AL TFF3219/10/2015, 16:20
Carlo Griseri