VIEW 2015 - Da "Home" a "Jurassic World", senza sosta
Inizio di ultima giornata a Torino per
View Conference 2015 con
Jason Reisig per raccontare i segreti dell'animazione di "
Home - A casa".
"Sono sempre stato attratto dal disegno, e ho sempre amato l'animazione, ma mai ho pensato da piccolo che potessere essere unite e diventare un lavoro! Ma "Guerre Stellari" visto a 6 anni mi ha cambiato la vita, come a tanti miei coetanei", ha esordito.
"Il lavoro su Home è stato fantastico, ma l'inizio è stato difficile, credo che avremo rifatto 10 volte almeno i primi minuti del film, l'incontro tra la bambina e l'alieno, far ridere di un'invasione aliena non era facile! Abbiamo adattato il libro ("The true meaning of Smekday" di Adam Rex, ndr) cambiando alcune cose, come ad esempio spostando parte dell'azione in Australia, e altre cose. Poi siamo passati a tantissimi esperimenti, specie per capire il giusto design delle bolle aliene e del protagonista Oh, prima di trovare il look ideale (per il cambiamento di colore ed espressione immediato ci siamo fatti ispirare dalle seppie!)".
Doppio intervento a seguire con la ILM e con "
Jurassic World", attualmente terzo incasso di tutti i tempi nel mondo, prima con
Glen McIntosh, supervisore dell'animazione, e poi con
Tim Alexander, supervisore degli effetti.
McIntosh, in particolare, ha raccontato le sfide affrontate per rendere i movimenti dei dinosauri il più credibili e veri possibile. "Abbiamo associato ogni tipo di dinosauro ad un diverso animale, come elefanti, rinoceronti ma anche struzzi, e studiando i loro movimenti e comportamente li abbiamo adattati, e ha funzionato decisamente bene!". Spettacolari e divertenti le immagini della realizzazione in mocap dei dinosauri (in tutto 234 minuti girati con quella tecnica!).
Alexander ha esordito specificando quanto complessa sia stata la mole di effetti per un film di questo tipo, con circa 1.000 shots realizzati e ben cinque società diverse a cui erano stati affidati i diversi compiti, tutte da lui supervisionate. Molto tecnico il suo intervento (anche se ha mostrato come per studiare la pelle invecchiata per il T-Rex si siano applicati su foto di
Iggy Pop!), ma fondamentale per avere una visione più chiara dell'immenso lavoro compiuto per il film campione d'incassi che ha saputo far rinascere la passione mondiale per i dinosauri sul grande schermo.
Finale di mattinata dedicato al suono e al montaggio, con il tre volte premio Oscar
Walter Murch, il cui lavoro è legato profondamente ai film di Francis Ford Coppola e George Lucas, e che è anche un profondo innovatore nel settore.
Cinquant'anni di lavoro, cinquant'anni di storia del cinema: "Non ho mai amato il termine inglese editing, è riduttivo: molto meglio e più corretto il vostro termine montaggio", ha spiegato Murch, che ha sintetizzato la storia del sonoro nel cinema, partendo dalle prime reazioni del pubblico di fine '900, passando per gli esperimenti recenti di Tacita Dean, fino alle considerazioni sul futuro "fisico" della pellicola.
Dalle problematiche per "Il Padrino", in cui Coppola si dovette scontrare con la produzione per riuscire a veder realizzare le sue idee ("Sono molto legato a quel film, è stato il primo lavoro hollwyoodiano per me e lo trovo ottimo anche a 40 anni di distanza"), mostrando alcune delle scene più belle della storia recente del cinema, a cui lui ha lavorato, e alcune immagini indimenticabili (il finale de "Il Padrino 3", mozzafiato proprio grazie alle modifiche da lui apportate al montaggio - silenziando l'urlo di Michael Corleone), Murch ha regalato un'ora di storia di cinema vissuta dall'interno ad una platea ipnotizzata dal suo racconto.
23/10/2015, 13:25
Carlo Griseri